Punti di vista.

Il traffico di Roma alle 8 del mattino è qualcosa di indescrivibile.
La macchina procede lentamente, non riesce a percorrere più di un metro, poi si arresta, facendo sobbalzare leggermente i nostri corpi sui sedili.
Non arriveremo mai. Ne sono sicura.
Tanto vale non disperarsi e pensare a qualcos’altro.
Così, come mi accade frequentemente in questi giorni, mi scollego dalla realtà e mi sorprendo a scrutare il cielo. Improvvisamente mi  ricordo di quella canzone, quella che cantava un certo Gino Paoli, che aveva a che fare con una camera e con il cielo… Ah, ecco: “Il Cielo In Una Stanza”. 

 
Quando sei qui con me
questa stanza non ha più pareti,
ma alberi, alberi infiniti.
Quando sei qui vicino a me
questo soffitto viola
non esiste più.
Io vedo il cielo sopra
A noi, che restiamo qui
abbandonati
come se, se non ci fosse più
niente… più niente al mondo.

 
Che strano, anche l’auto nella quale sono seduta sembra non avere più sportelli e finestrini. Mi volto e le mie amiche non ci sono più. Mi sporgo in avanti ed il guidatore è scomparso. Mi giro ancora una volta e mi vedo circondata da una miriade di automobili che circolano alla mia destra e sinistra, senza toccarmi. Ma non doveva esserci “più niente al mondo“? Non avrei dovuto vedere intorno a me solo cielo, cielo e ancora cielo? Non avrebbe dovuto svanire questo mondo, non sarei dovuta svanire io? All’improvviso avverto il desiderio di andarmene da qui, di alzarmi in alto, di volare verso il cielo, di scrutare tutto dal lassù…
E come mi apparirebbe il mondo da quell’altezza? Che aspetto avrebbe il genere umano guardato dall’alto?
Puntini, puntini indistinti, come delle formiche che si affollano nel loro formicaio. Come degli esseri insignificanti, che muovono i loro passi in un cosmo troppo grande per loro.
<< Chi vuol guardare bene la Terra deve tenersi alla distanza necessaria.>>

Italo Calvino, “Il Barone Rampante”

0 risposte a “Punti di vista.”

  1. Concordo.
    La prima mi è proprio venuta in mente spontaneamente mentre guardavo il cielo. La seconda la serbavo da molto dentro di me e aspettavo l’occasione adatta per metterla nero su bianco. E’ una delle mie citazioni preferite. 🙂

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