Valencia: ida y vuelta

Ebbene sì. Il tanto atteso viaggio è, come tutte le cose di cui non si vuole vedere la fine, giunto al termine.

Sono tornata ieri, precisamente alle 14.59 a Fiumicino. Appena scesa dall’aereo, ho capito quanto mi sarebbe mancata quella città, che tanto mi ha affascinata. E ho capito anche che mi sarebbe dispiaciuto non parlare più spagnolo, non sentire più spagnolo intorno a me, non cercare più i vocaboli che mi sfuggivano sul dizionario, non mettere più la lingua in mezzo ai denti per fare la “c”.

Se il volo Valencia-Roma è stato assolutamente indolore (è durato solo un’ora e venticinque grazie al vento a favore), il ritorno alla “vita normale” non sarà altrettanto semplice. E’ proprio adesso che inizia la parte più difficile: ripristinare le mie abitudini, riadattarmi agli orari italiani (anche se quelli della mia famiglia coincidono quasi con quelli spagnoli), sistemare i vestiti (la maggior parte dei quali inutilizzati, a dimostrazione della mia tendenza ad eccedere nella preparazione dei bagagli) ed i vari acquisti, ricordami di dire “Ciao!” e non “Hola!” (lo so, andrebbe preceduto dal punto esclamativo al contrario, ma non riesco a trovare il simbolo! -.-) quando incontro qualcuno e tenere a mente che per salutare una persona si bacia da destra verso sinistra e non viceversa, come avviene appunto in Spagna e come ho appreso – mio malgrado – solo l’ultimo giorno di permanenza a Valencia. E poi – parte più importante – riconettermi con il mondo, con l’universo delle mie conoscenze, far loro sapere che ehi,

Fermata metro Alameda, Valencia

sono tornata! ora potete chiamarmi o messaggiarmi quando volete, senza preoccuparvi dei costi eccessivi per una telefonata o per un sms verso l’estero.
I parenti sono già informati del mio ritorno; alcuni amici li ho già sentiti (chi è diventato diciottenne durante la mia assenza, chi è impegnato con gli esami di maturità, chi non ricordava la data del mio rientro e mi credeva ancora in Spagna) mentre gli altri sono a breve – brevissimo – da contattare.

Infine, dovrò cercare di rimettermi in pari con le innumerevoli novità accadute in WordPress in questi giorni. Oggi, aprendo la mia casella di posta (ieri non ho avuto proprio il tempo), sono stata travolta da quasi un centinaio di mail, la maggior parte delle quali provenienti dai vari blogger di WordPress. Questa valanga di messaggi mi ha spaventata non poco, non essendo abituata a gestire una quantità così massiccia di posta. Insomma, quasi un centinaio di mail. Il che significa quasi un centinaio di nuovi interventi pubblicati nel periodo della mia assenza. Ed io me li sono persi tutti! Mi sento un pò confusa. Non penso di riuscire a leggerli tutti e sinceramente non so come comportarmi. Credo che inizierò con quelli più recenti, per poi andare a ritroso ed arrivare – sempre che ci riesca! – agli articoli pubblicati il giorno della mia partenza.

Ma prima di ciò, non potevo non dare segno del mio ritorno, non potevo non aprire il mio blog, rimasto incustodito per così tanto tempo. Forse sono stata un pò egoista ad aggiornare prima il mio blog  e lasciare la lettura dei vostri ad un secondo momento, ma questa pagina web, dall’aspetto semplice e a me così familiare, mi è mancata parecchio.
Quindi non me ne vogliate, lo siento mucho

Cercherò di rimediare, nonostante abbia solo una settimana di tempo per mettermi alla pari con tutto. Si avvicina, infatti, una nuova partenza…! 🙂

0 risposte a “Valencia: ida y vuelta”

  1. arghhh, bentornata, carissima!
    Devo scappare ma appena torno passo a leggerti immediatamente perchè voglio sapere tutto e forse ti farò anche qualche domanda, dipende da ciò che hai scritto su, che per la fretta adesso non posso leggere!
    Un bacio!

    1. Tranquilla! Mi ha fatto piacere che hai commentato anche non leggendo! Comunque ti anticipo che non ho scritto niente su Valencia, ma solo sul “ritorno a casa”…Più avanti pubblicherò forse qualcosa unito a qualche foto.
      In effetti vado anche io un pò di fretta, ma prometto che appena posso passo sul tuo blog.
      Un bacione!

      1. Allora, sono tornata! Praticamente ero pronta per uscire e aspettavo gli altri, quindi andavo di fretta.
        Adesso eccomi.
        Sai, io non ci ho mai fatto caso, al saluto. Saluto sempre come capita, uno o due baci e dal lato che mi piace di più ahahaha
        Devi esserti divertita tanto, e sono proprio contenta per te.
        Che egoista! Anzi noi aspettavamo che tu tornassi per sapere com’era andata! I churros alla fine li hai trovati? Che hai mangiato di buono!
        Fai con calma a leggere i nostri interventi!!! Non preoccuparti!!!

        1. Inizialmente nemmeno io mi sono posta tanti problemi per salutare, ma verso la fine della vancanza ho cominciato a notare una certa esitazione nelle persone che dovevo salutare, come se non si aspettassero di essere baciate in quel modo. A quel punto mi hanno informata: “ah scusa! non te l’ho detto, ma qui in Spagna si saluta baciando da sinistra a destra, al contrario rispetto all’Italia!”.
          Vabbè a parte questo…i churros SIIIIIIIII li ho provati! Nonostante facesse caldo, abbiamo fatto colazione con churros e cioccolata calda! La nonna della mia amica ci ha preparato quelli congelati, però mi hanno detto che quelli comprati in giro sono un pò diversi…Volevo provarli ma non ho trovato nessuno che li vendesse! 🙁 Mi sono accontentata di provare quelli congelati…
          In giro c’erano invece un sacco di chioschetti che vendevano l’horchata. Non so se la conosci: è la bevanda tipica di valencia che consiste in latte, zucchero e mandorle (trattate in qualche modo). Molto buona e molto fresca!
          Poi…vabbè, ho mangiato la paella sia di carne che di pesce (preferisco quest’ultima), il gazpacho che però non mi fa impazzire, il prosciutto spagnolo (quelli che sì che è fantastico!!!), las albondigas (delle polpette molto gustose) e…mi pare nient’altro di tipico 🙂

          Ho solo una settimana, devo riuscire a svuotare quella casella che ogni giorno si riempe sempre di più! 😀

          1. Ottimo!
            No, quella bevanda non la conosco, ma non amo molto le bavende al gusto di mandorle, quindi meglio così 😛
            Tranquilla, se non leggi tutto non è che ci offendiamo!

  2. Bentornata Scrutatrice, hai perfezionato le tue abilità scrutatorie scrutando qua e là? 😉
    E niente, hai ragione, ogni partenza ci fa lasciare qualcosa, e riacquistare qualcos’altro, ma quello che ogni viaggio ci dà è forse una visione più distaccata della vita in cui siamo immersi tutti i giorni.
    Credo che ogni tanto un viaggio sia davvero necessario, anche per questo.
    E poi, specie coi viaggi all’estero, mi sono sempre sentito far parte del mondo più di prima, ho avuto un’idea più allargata del mondo e dell’integrazione tra le persone, e tutto questo – almeno nel mio caso – rimane poi con te, e cambia i tuoi pensieri anche quando sei lì, nella tua casetta.
    Considerazioni varie a parte, divertiti, e buona ripartenza allora!

    1. Ogni viaggio porta con sè nuove conoscenze, nuove esperienze ed è l’attività che più ti arricchisce, sia culturalmente che eticamente. Non si tratta infatti solo di acquisire nuove conoscenze storiche, artistiche o folkloristiche sul Paese che si visita, bensì di migliorare, come tu stesso dici, le proprie capacità “scrutatorie”. 🙂
      Personalmente, quando viaggio all’estero, mi viene spontaneo confrontare l’Italia con gli altri Paesi, capire cosa c’è in comune e cosa no, domandarmi cosa mi piace di più e perchè. E alla fine della mia indagine scopro sempre che la cosa che mi manca di più è…l’acqua fresca delle fontanelle di Roma!!! Ovviamente scherzo – non è questa la cosa più importante – però in fondo in fondo è vero: con tutto il verde che c’è a Valencia, con quei meravigliosi parchi che invitano a luuuunghe passeggiate, possibile che non ci sia una fontanella da qualche parte?! 😀

  3. ah be’ anche io sono un sostenitore delle fontanelle! Sarà che a Roma siamo abituati bene (specialmente in centro). Hai visto che per Roma avevano anche realizzato una mappa dei “nasoni”? Se non fosse per il calcare, a Roma come acqua staremmo decisamente bene 🙂

      1. tra l’altro sentii che l’acqua delle fontanelle è utile anche per mantenere stabile il flusso nelle fognature, specie d’estate quando la città si svuota un po’: e poi ovviamente ne usufruiscono anche gli animali, anche se di cani e gatti randagi negli ultimi tempi ne ho visti ben pochi

  4. Eccotiii!
    Bè, prima di tutto, attendo ANSIOSAMENTE i post sul viaggio e sulla città! 😉
    In secondo luogo, l’orzata la trovi anche qui. O per lo meno io la trovo in bottiglia al supermercato.
    Infine… La paella l’ho mangiata al ristorante spagnolo, ma immagino sia ancor più buona quella fatta in Spagna.

    Ps_Vale, è inutile, sempre di cibo parliamo! xDDD

      1. Ahahah voi due ed il cibo…una cosa sola!xD

        Veramente posso trovare l’orzata anche qui a Roma???Che notizia che mi hai dato…mi è piaciuta un sacco questa bevanda! Poi lì è abitudine gustarla inzuppandoci i “fartons”, che sono tipo dei cornettoni lunghi lunghi semplici oppure con crema, cioccolato ed altri gusti. Avrei voluto comprarla al supermercato e portarla a Roma, ma la valigia era già strapiena!!! Ora però ò un’occhiata qui…

        Per quanto riguarda la paella, io non l’avevo mai mangiata e nemmeno mi attirava tanto! Invece devo dire che non è affatto male! E poi Valencia è proprio la patria!

        P.S. Okay, magari non mi impazzirò a leggere tutti gli arretrati! 😉

  5. Bentornata!
    Ora spero di rivedere la bella Valencia in foto…ne metterai qualcuna?
    Aspetto ansiosa.
    PS: dopo il rientro c’è sempre il magone per quello che si lascia. per fortuna poi soppraggiunge la gioia per aver avuto la possibilità di fare una così bella esperienza.

  6. Bentornata, cara! Mi fa piacere che tu te la sia spassata mentre io ero alle prese con gli esami di maturità. Un po’ t’invidio perché io adoro la Spagna e ho studiato pure lo spagnolo all’università, in previsione di numerosi viaggi che poi non ho mai fatto (se escludiamo quello di nozze alle Baleari ma lì parlavano tutti Italiano! 🙁 )

    E tra una settimana parti di nuovo … che fortuna! Attendo, come tutti gli altri, un resoconto del tuo viaggio a Valencia …

    1. Uh, mi dispiace! In effetti me la sono svignata proprio mentre molti miei amici erano nello stress più totale!
      Valencia mi è piaciuta moltissimo e mi messo la voglia di vedere tutta la Spagna, che penso sia un Paese meraviglioso. I miei prossimi piani sono di andare a Madrid e in Andalusia (questa assolutamente non deve mancare!).

      Sì, tra una settimana parto con i miei alla volta dell’Elba, e poi…ad agosto bloccata a Roma! Ma va bene così dai, si fanno belle vancanze quando le destinazioni turistiche sono poco affollate… 🙂

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *