Momenti di magica poesia

Ieri sera, il cielo notturno di Roma mi ha aperto gli occhi su quanto sia grande la mia ignoranza.
Alzando più volte lo sguardo verso di lui, ho notato anche quanto la sua profondità fosse più vasta del normale, ieri sera.
Ed in quel mare oscuro e senza limiti ho deciso di riporre i miei pensieri.

Piazza Di Spagna. Ore 22.00 del 14 agosto. Mentre ci avviciniamo al luogo in cui si concentra tutta la folla, la musica di “Toccata & Fuga” ci viene incontro e riconosciamo subito un’aria della Traviata. Mio fratello, che ha messo in scena l’opera con la sua classe nel teatro della scuola, ci conferma: si tratta di “Libriamo ne’ lieti calici”, il celebre brindisi a tempo di valzer cantato da Alfredo e Violetta.
Giunti al centro della piazza, cerchiamo di prendere posto tra la folla e di posizionarci in un punto in cui si riesca a scorgere qualcosa (non riuscendoci comunque: la mia altezza non mi è d’aiuto ed i sandali raso terra che ho scelto per la serata non sono certo l’ideale…). Intanto, le note del Barbiere Di Siviglia si fanno strada tra il pubblico, che dà segno di riconoscerle ed accenna a cantare allegramente: “Figaro qua, Figaro là, Figaro su, Figaro giù…!”.
La piazza è gremita di persone. La scalinata di Trinità Dei Monti sembra essere la platea della Scala durante la prima dell’Aida. Lo spiazzo appena innanzi alla Barcaccia è diventato il palcoscenico della lirica italiana ed internazionale. Quattro cantori, accompagnati da un abilissimo pianista, si esibiscono in arie assai note, sentite mille e mille volte, ma di cui non conosco nemmeno un titolo.
Ecco, è in questo momento che la consapevolezza della mia ignoranza mi investe in pieno. La mia non conoscenza del campo è tale da farmi quasi vergognare di essere lì, ad assistere a quello spettacolo.ò Possibile che un’arte così…sublime, sia completamente e semplicemente ignorata da me?
Fortunatamente una signora accanto a me, con un’evidente passione per la lirica, annuncia fieramente ogni pezzo che il pianista si accinge a suonare ed i cantori ad eseguire, accennando anche all’opera da cui è stato tratto e riassumendo brevemente la sua trama.
Io, comunque, non posso pensare di non sapere assolutamente nulla al riguardo. Non riesco a capacitarmene, tuttavia tento di non crucciarmi più di tanto. Voglio piuttosto godermi fino in fondo quel momento, un momento di meravigliosa armonia e magia. Quale immenso piacere ascoltare le voci di questi quattro artisti! Voci che si librano leggere nell’aria, suoni paragonabili al più dolce cinguettio degli uccelli.
Se potessi anche vederli, sarei sicuramente deliziata dalla delicatezza dei loro gesti e dei loro sguardi, dal coinvolgimento appassionato del pianista davanti alla sua tastiera. Ma, non riuscendoci, mi accontento di ascoltarli. Mi basta udire le vibrazioni angeliche delle loro corde vocali, i cambiamenti repentini di tonalità, il loro acuti, i suoni incantevoli provenienti dalle loro bocche per sentirmi in grado di toccare il cielo con un dito.
Se avessi qualche conoscenza in più del campo, guarderei certamente lo spettacolo con occhio più espertom, ma a cosa servirebbe in fondo?
Se conoscessi i titoli di tutte le arie e di tutte le opere, vivrei più profondamente quel momento? Non so.
Di sicuro ieri sera, nella mia posizione di umile spettatrice, così lontana dalla magia che si stava consumando davanti ai miei occhi, ma allo stesso tempo così attivamente partecipe, ho goduto appieno di ogni secondo, ho assaporato ogni istante che trascorreva, sono stata perfettamente cosciente di essere lì, in quel momento, lì ed in nessun altro luogo. E l’ho sentito. E me lo ricordo.
Se la lirica mi fa questo effetto, dovrei ascoltarla più spesso. 😉

Bè, potrei concludere così l’intervento. Però vi chiedo ancora un attimo del vostro tempo, vi chiedo di lasciarmi tornare col pensiero a ieri sera, di farmi ricordare quelle ultime note…

 
“Nessun dorma!… Tu pure, o Principessa,
Nella tua fredda stanza
Guardi le stelle
Che tremano d’amore e di speranza.
Ma il mio mistero è chiuso in me,
Il nome mio nessun saprà!
Solo quando la luce splenderà,
Sulla tua bocca lo dirò fremente!…
Ed il mio bacio scioglierà il silenzio
Che ti fa mia!…
Dilegua, o notte!… Tramontate, stelle!…All’alba vincerò!…”

Sentite l’energia della voce, della musica, delle parole?

Aaaaaah, che momento di magica poesia!

0 risposte a “Momenti di magica poesia”

  1. Mi ritrovo in pieno in questo post… parecchio ignorante mio malgrado ma sempre rapita ed emozionata Sino alle lacrime ad ogni ascolto.

  2. “Nessun dorma” mi emoziona sempre, è il mio brano preferito, l’ho sentito e risentito cantare praticamente da tutti, grandi e piccoli interpreti.

    Per il resto, t’invidio la serata di ieri… io sto a Roma, e non me la godo mai: è magica Roma, è magica quella zona di Roma, soprattutto d’estate, ma io me ne sto qui… e farsi sfuggire la vita è colpa assai più grave che il farsi sfuggire l’opera anche se, lo ammetto, della vita è parte.

    Buon ferragosto!

    1. Hai ragione Ify, è un peccato non godersi Roma di questo periodo, così ricco di iniziative che rendono stupenda la nostra città.
      Anche io mi pento spesso di non vivere Roma come vorrei: sapessi quante cose organizzano ogni giorno che avrei voglia di non perdere! Invece, un pò per pigrizia, un pò perchè non è sempre facile trovare la compagnia, me ne sto chiusa in casa a dedicarmi alla filmografia. Che pena in tali occasioni!
      E’ anche per questo che quando ho la possibilità di vivere “l’estate romana”, ne rimango sempre soddisfatta (ma mai quanto ieri sera).

      Vabbè, buon ferragosto anche a te! 🙂

  3. Che bella serata devi aver passato!
    Io non sono ferratissima in materia, ma qualcosina la conosco. Anche a me piacerebbe conoscere più cose. Prima ogni tanto andavo a teatro a vedere qualche opera e qualche concerto, adesso guardo solo i balletti.

    1. Sì, proprio indimenticabile! 🙂
      Quando mi capita l’occasione ho sempre piacere di andare all’Opera, ma, a dir la verità, preferisco anche io i balletti. Pure in quel campo, tuttavia, non conosco molto…
      Ma alla fine è così bello vedere qualcuno danzare, che mi lascio completamente rapire senza pensare più ad altro. 🙂
      Tu hai fatto danza, non è vero?

  4. io sono una capra praticamente in tutto, ma credo che ogni forma d’arte passi per quelle parti del nostro essere che non sappiamo bene dove siano ma che sappiamo molto bene “sentire”. Sono andata qualche volta all’Arena di Verona a sentirvedere l’opera. Accanto a me il mio papà che sapeva TUTTO, io zero … che ricordo meraviglioso mi hai evocato. Grassssie!

    1. E di che! Magari tutti i miei lettori provassero le stesse emozioni che ho provato io ieri sera, semplicemente leggendo questo post!
      Aaaah tu a Verona, vivi praticamente nella patria dell’opera. Gli spettacoli all’arena devono essere MAGICI…
      Quando li tramettono in tv rimango sempre incollata allo schermo per godermi bene anche lo scenario in cui lo spettacolo ha luogo…

  5. La serata ti ha reso particolarmente poetica, e questo è la conferma che quelle note ti hanno avvolta e coinvolta. Sai che non ci mancava tanto che ci incontravamo? 🙂 L’avevo adocchiato anche io quello spettacolo, però una volta ero stato in un’altra piazza ad ascoltare quegli artisti, e così ho lasciato stare, pensando che sarebbe stato pienissimo. Però la cornice di Piazza di Spagna è unica, e meritava comunque.
    Per inciso, della lirica non ne so praticamente niente, e questa sì, sicuramente è ignoranza e un handicap, però, come ti chiedi tu, credo ci si possa emozionare anche senza essere profondi conoscitori della materia.

    1. Sì, mi ha toccato nel profondo e mi ha ispirato parole così poetiche.

      Ah sì? Vedi i casi della vita…
      So che questo spettacolo fa il giro di diverse piazze di Roma e viene messo in scena a Piazza Di Spagna ogni 14 agosto. Anche l’anno scorso c’ero andata, ma purtroppo a causa di un imprevisto lo spettacolo era stato rimandato. C’ero rimasta malissimo e temevo che anche quest’anno potesse ripetersi la stessa cosa, però abbiamo avuto fortuna!:)

      Comunque sono contenta di aver trascorso quei momenti così magici, nonostante la mia ignoranza in materia fosse enorme. Ma, come dicevi tu, la capacità che qualcosa ha di emozionarti è completamente indipendente dal fatto che tu conosca o meno quel qualcosa. Se ti emoziona, lo fa e basta. 🙂

  6. Io sono stata costretta dai miei genitori ad andare all’opera quand’ero ancora bambina. La odiavo, specialmente perché non riuscivo a capire le parole. La musica, invece, mi piaceva anche perché al classico ero abituata studiando danza.
    Poi, piano piano ho iniziato ad apprezzare la lirica (ma anche la prosa: a 12 anni avevo l’abbonamento per entrambe); prima di andare a vedere lo spettacolo, mi leggevo il libretto e così capivo molto di più della trama.

    Penso che non ringrazierò mai abbastanza i miei per avermi trasmesso la passione per il teatro. Da molti anni ormai non ci vado più: ero talmente stanca, la sera, che finivo per addormentarmi. 🙁
    Ma ascoltare qualche cd o vedere un dvd non è poi così impegnativo. Prova, anche se l’atmosfera magica di Piazza di Spagna dev’essere unica.

    1. Già, l’atmosfera di quella sera è senza dubbio indimenticabile, però mi sono ripromessa di accostarmi alla lirica e potrei benissimo farlo attraverso dei CD.
      Devo confessarti che raramente capisco le parole pronunciate dai cantori; per questo, le poche volte che sono andata al Teatro dell’Opera, ho preferito le opere in lingua straniera, dove almeno c’erano i sovratitoli con la traduzione! In quelle italiane, invece, supponendo che il pubblico capisca la lingua, non c’era niente di niente…ed io sono stata così sciocca da non procurarmi il libretto dell’opera prima di assistervi.
      La prossima volta che andrò a teatro, però, cercherò di arrivare preparatissima! Voglio vedere che effetto mi fa assistere ad un’opera della qualche ho notizia e conoscenza. Saprà emoziarmi nello stesso modo di quando ho visto lo spettacolo di Piazza Di Spagna in veste di “profana”? Oppure, avendo più conoscenze in materia, potrebbe suscitarmi sensazioni diverse?

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