Les anges dans nos campagnes.

Sapete quelle che dite “brave persone”? O, come le ha definite mia nonna, degli “angeli custodi”?
Beh, ieri ho avuto modo di conoscerne due. Magari avrei preferito presentarmi loro in un’altra occasione, ma così è andata e così ce la pigliamo.

Proprio ieri, appunto, i miei nonni sono stati protagonisti di una disavventura che non auguro a nessuno (sebbene rimanga sempre dell’opinione che ci sia di peggio) e che, mio malgrado, ha coinvolto anche me.
Ebbene, questo è il periodo delle raccolta delle olive e mio nonno, nonostante ogni anno affermi di voler smettere, non si è tirato indietro, arrivando a raccoglierne circa 140 kg. La fase successiva alla raccolta è la realizzazione dell’olio, che avviene nei frantoi, purtroppo non così ben raggiungibili da Roma.
Ma mio nonno, oltre ad essere raccoglitore di olive, è anche un intrepido viaggiatore (ehmm, in senso lato) ed è partito con il suo “bolide rosso” alla volta di un frantoio sito in Canneto, nei pressi di Rieti. Peccato che il suo “bolide rosso” non sia una Ferrari nuova di zecca, bensi una Fiat 127 datata 1983 e da me soprannominata “bolide” per via dei 70 km/h che riesce ampiamente a non superare. E’ rossa, però.

Senza dilungarmi troppo, la storia è andata più o meno così.
I nonni partono prima delle 14, ma verso le 17.30 ci arriva, attraverso il cellulare di mia nonna (peraltro quasi scarico), una richiesta di aiuto: la loro macchina è ferma in una salita tra Canneto e Monte Grottone (????) e non riescono in alcun modo a ripartire. Vani sono stati i tentavi di riparazione. Sono bloccati, al freddo, al gelo, nella deserta campagna reatina. Ah, dimenticavo il buio.

Non sto qui a narrare le nostre altrettante disavventure per arrivare a soccorerli. Non sto qui a mandare al diavolo quel maledetto navigatore satellitare che ci hanno regalato. E nemmeno ad enumerare tutte le persone alle quali ci siamo rivolti per trovare una via d’uscita dal misterioso labirinto di strade nel quale ci eravamo intricati.
Sono qui per raccontare dei due ragazzi – piuttosto giovani mi sono parsi – che tanto gentilmente sono giunti in aiuto dei miei nonni. Lui, una specie di meccanico per i trattori, ha cercato di rimettere in sesto l’auto; lei è andata al bar a comprare del tè, del caffè ed una tavoletta di cioccolato da offrire poi a due poveri malcapitati. Sono rimasti con loro dalle 15 (ora del misfatto) alle 19 (ora in cui siamo arrivati a raccoglierli); sono rimasti al freddo, al gelo, nel deserto della campagna reatina. Ed al buio. Hanno acconsentito di prendere in gestione le chiavi del “bolide rosso” per portarlo, il giorno seguente, dal meccanico di fiducia. Hanno fatto loro forza, sono stati loro vicini. Non li hanno abbandonati nemmeno per un secondo.

Ma chi, chi mai si sarebbe fermato in una situazione simile? Chi sarebbe stato a completa disposizione di due persone che, al bordo della strada, armeggiano con una macchina quasi d’epoca che sembra essere ferma lì da secoli?
Solo due angeli, probabilmente.
Lui è di Roma, ma dalla capitale è fuggito. Ora vive da quelle parti, in campagna. Fa il contandino, ci ha detto. Ha una terra, un trattore e vive di questo.
Non avrà avuto più di trent’anni.

0 risposte a “Les anges dans nos campagnes.”

  1. Hai raccontato una bellissima storia.
    In mezzo al mare di indifferenza in cui viviamo, meno male che esistono ancora ragazzi come questi….
    Davvero due angeli.
    Buon pomeriggio,
    Luciana

  2. Io l’ho incontrata una persona così, mi si era fermata la macchina sotto il diluvio universale. Gli ho chiesto un recapito, almeno per poterlo ringraziare una volta arrivata a casa, ma si è dileguato nel nulla appena la macchina si è rimessa in moto.

    Era buio pesto, la macchina mi si era fermata in curva, e l’acqua cadeva a scrosci che non si vedeva nulla: io ero terrorizzata e veramente lui è comparso come un angelo custode.

  3. Secondo me spesso siamo troppo negativi, le persone gentili ci sono eccome, è che spesso non ci succede niente di particolare e quindi non le scoviamo. Ma ci sono, eh! 😉

  4. Sì, sono state veramente degli angeli custodi…, e penso che sarebbero contenti di sapere che le loro gesta sono arrivate a noi tramite te!
    Il bene e il male si diffondono un po’ a cascata… e azioni come queste non possono che ricordarci quanto possiamo essere utili in certe occasioni.

  5. Beh, ha un trattore un pezzo di terra e uno smartphone 🙂 e vive di questo… insieme a 5 cani un gatto e una roulotte piu vecchia di lui, e qualche candela buona per far luce in quelle 2 ore prima di andare a dormire come tutti i giorni alle 19…
    E’ un angelo un po strano, si arrabbia spesso, e spesso lancia oggetti, specie pezzi di meccanica varia, fanno piu rumore, sono piu pesanti e si lanciano piu in la, c’è piu gusto insomma…
    Poi c’è anche lei, che non si è mica fatta problemi quando lui cercava di rimettere la vite al condesatore della mitica 127 “bolide” rossa (p.s. si chiama Gelsomina) e si è messa li con pazienza,,, e sempre con mooooolta pazienza sta li quando quella sotto specie di angelo comincia a lanciare componenti come Gig robot d’acciaio…

    Ma si non ci annoiamo dai!

    Ps2: tanto per lustrarmi le nocchie delle mani, “Gelsomina” è prontamente ripartita dopo un semplice ABC di meccanica e molto probabilmente ora dovrai ricrederti, ora li supera i 70 all’ora, occhio!

    Ciao, i due pseudo angeli,
    Claudio&Mery… gente comune, che ama davvero… tutto qui…

  6. un uccellino un po “impantanato” ma questa è una storia che se vorrà vi racconterà la nostra bravissima blogger…

    oggi c’è stato il secondo capitolo, questa è la sola anteprima che concedo 🙂

  7. l’avventura non sarebbe stata completa senza la perla del pantano 😉
    mi è preso il panico quando ho sentito che ruote non aderivano al terreno 😕 per fortuna Claudio era ancora lì ed è intervenuto nuovamente a risolvere il problema! devo dire che vedendoci in difficoltà, si era fermato anche un altro passante per aiutarci… la generosità deve essere una caratteristica di Canneto! 😀

  8. Che piacere leggere il vostro commento! Allora la mamma ha fatto il suo lavoro e vi ha mandato la mail…
    Grazie davvero di essere passati. 🙂

    Per quanto riguarda il secondo incidente, non poteva che toccare alla figlia dei protagonisti del mio racconto: la mamma. Poverina, proprio quando pensava di aver risolto e di poter tornare a casa…ecco che la macchina letteralmente s’impantana (non c’è verbo più appropriato) e le impedisce di ripartire.
    Se la gentilezza e la disponibilità sono caratteristiche di Canneto, la sfortuna è senz’altro un tratto distintivo della nostra famiglia!
    Ecco, non vorrei che queste fossero “le ultime parole famose” e che qualcosa inizierà ad andare storto anche a me… 😉

        1. quoto Diemme! per me gli angeli sono quelle persone che agiscono d’istinto senza pensare al proprio tornaconto, ma solo spinti dal desiderio di porgere il loro aiuto.. e di questi angeli ce ne sono 😀

          1. Beh sì, sicuramente ce ne sono, ma in misura molto minore degli uomini “comuni”.
            Sono stata troppo pessimista in effetti, ma la mia opinione non cambia più di tanto: il Cielo è il regno degli angeli, la Terra quello dei diavoli.

          2. E allora sono stata fortunata, perché io di angeli ne ho incontrati tanti e a volte, forse, lo sono anche stata a mia volta. 🙂

  9. Mi si apre il cuore quando sento queste cose… Un gesto davvero gentile, angelico quasi, hai ragione.
    Mi fa piacere che i nonni stiano bene! 🙂
    Anche i miei nonni raccolgono le olive per poi portarle al frantoio e ricavarne un olio spettacolare… Loro sono lucani, però. La magia della raccolta delle olive mi colpisce sempre…

    Un bacione!
    Paola

    1. E’ vero, è una bella occupazione quella della raccolta delle olive. Soprattutto perchè i suoi frutti sono più che squisiti! 🙂
      Insomma, potremo dire: “Regione che vai, olive che trovi…”
      I nonni, sì, tutto bene. Grazie del tuo pensiero.
      Un abbraccio.

  10. e la storia è andata avanti… ora “il bolide rosso” è stato consegnato a noi, diventando ben presto l’auto ufficiale per fare quello che ti pare, specie per mery che ora puo andare in paese senza problemi di parcheggio alcuno… è diventata la “sua” macchina, e la lettera del nonno è sempre li vicino i documenti ben conservata… ha ricevuto già le prime attenzioni, gomme nuove il rumore all’avantreno sparito, e in autostrada si lancia a 130 con estrema facilità. prossimo passo.tutto l’esterno… incredibile ma vero non potevamo accettare l’idea che fosse demolita radiata scartata gettata, e l’abbiamo accolta tra noi… ed abbiamo fatto bene, ci sta ripagando con grande affidabilità scarsi consumi, ed è pure comoda in 4!

    1. Lieta di avere vostre nuove! Sono contenta che abbiate saputo rivalorizzare quel “bolide rosso” che stava un po’ cadendo a pezzi… Siete stati in grado di rimetterlo a nuovo, per così dire, e renderlo funzionale alle vostre esigenze. Che sia comoda in 4 non ho dubbi, di certo è più spaziosa di tante altre macchine più moderne in commercio.
      Comunque se ci dovessero essere ulteriori sviluppi non esitate a raccontarmeli 🙂

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