Io ragione, Me sentimento.

Premessa:
Il seguente post è stato scritto un mesetto fa, in un periodo emotivamente instabile (come forse quella parte di voi che mi segue assiduamente avrà capito). Sono però lieta di comunicarvi che questo non ha più alcun legame con il presente e, in sostanza, non avrebbe più quasi motivo di esistere. Ma, come un’altra parte di quelli che mi conoscono sa bene, mi affeziono troppo alle parole, alle mie “creature”. Non avrei certo potuto lasciarle in balia del buio e della polvere nel cassetto delle bozze!
Così, ecco a voi le mie elucubrazioni mentali dei primi di aprile.

 

Me è ultimamente un po’ scombussolata. Una serie di concatenati (non necessariamente sfortunati) eventi hanno interessato la sua vita e non le hanno fatto capire più niente.
Me non sa che fare e, soprattutto, cosa pensare.
Riesce solo a domandarsi come mai la furia di questi avvenimenti si sia scatenata su di lei proprio in questo periodo, proprio ora che la sua mente dovrebbe essere proiettata altrove, che dovrebbe concentrarsi su qualcos’altro.
Ma non sa rispondersi, non trova spiegazione alcuna.
Brancola nel buio alla ricerca di un lume, un segno, ma non fa altro che cadere. Qualche volta Io le giunge in soccorso: le tende una mano e la rialza. Ma non potrà sempre aiutarla. Io ha altro a cui pensare. Io è razionale, concreto, programmatico. Me è fragile, sognatrice, sensibile. Non andranno mai d’accordo, non riusciranno mai ad intendersi.
Per quanto Io possa scuoterla, risvegliarla dall’oblio in cui inevitabilmente crolla, Me vi si tufferà nuovamente ed inconsapevolmente, interrogandosi troppo tardi sul perché ha toccato il fondo.
Me vacilla, anela all’equilibro, cerca qualcosa che possa impedirle di cadere nel vuoto, quando si trova a camminare come un acrobata lungo il filo sottile sospeso nell’aria.
Io è cosciente della pericolosità di quel filo e da tempo immemore, ormai, ha raccomandato a Me di non salirvici: “Resta con i piedi per terra, vedrai che non rischierai mai di cadere…”
Me fa finta di non udire quelle parole. O meglio, è convinta di prestare loro ascolto, ma si rende conto, subito dopo, di averle già dimenticate.
Io non sa comportarsi con lei. La sorregge, sì, la solleva, anche, ma non può resuscitarla ogni volta dal baratro.
Me deve salvarsi da sola. Me deve smetterla di avventurarsi lungo quella sottile linea (non rossa, ma oscura e nera in questo caso) e preferire un terreno più stabile.
Me si dice che, ahimè, sarà anche stabile quel terreno, ma si tratta di un suolo arido e secco. E qui i fiori dei suoi sogni, i germogli dei suoi desideri e le ninfee delle sue speranze non potranno mai sbocciare.

Monet, Nymphéas reflets de saule

P.S. Me/Io era in vena di citazioni filmiche oggi…

6 risposte a “Io ragione, Me sentimento.”

  1. Per fortuna hai risolto tutto 😉
    E’ un classico, ma almeno una parte lucida c’è. Pensa se avessimo solo la nostra parte istintiva e irrazionale, che pasticci combineremmo?

  2. Questo post mi descrive perfettamente in alcuni momenti della mia vita.. adesso sono particolarmente serena.. forse felice.. e sono contenta che anche tu abbia un equilibrio 🙂

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