Diario di viaggio: Zürich und Basel (Parte I)

Sono stata via per un po’ questi giorni. La cosa non dovrebbe stupirvi visto che ultimamente non dedico al blog tutto il tempo che vorrei. In questa occasione, tuttavia, la mia lontananza dal web è stata dovuta ad una partenza che, ovviamente, mi ha anche tenuto distante dagli impegni universitari e dalla routine. Posso dunque dire di aver avuto giornate piene altrove, in un’altra maniera ed in un’altra nazione: la Svizzera. Ovviamente in cinque giorni non ho potuto girare l’intera terra elvetica, ma mi sono accontentata di visitare due destinazioni: Zürich und Basel, meglio note tra gli italiani come Zurigo e Basilea.

Caso ha voluto che capitassi a Zurigo per la Silvesterlauf, vale a dire una corsa di Natale a cui partecipano grandi e piccoli, adulti e bambini, suddivisi per percorsi e fasce d’età. Sotto un cielo grigio, nuvoloso e di tanto in tanto piovoso, e con una temperatura non esageratamente rigida ma comunque intorno ai 10 gradi, audaci svizzeri si toglievano la maglietta per indossare la tenuta sportiva e rimanevano a torso nudo senza mostrare alcun brivido sulla pelle. C’è comunque da dire che, debitamente coperti, non si aveva affatto modo di soffrire il freddo; così, quello che alla partenza era un mio discreto timore, all’arrivo si è rivelato un ostacolo di facilissimo superamento. Le strade della città (la cui descrizione potete facilmente immaginare: pulite, curate, agibili ed efficienti nonostante avesse nevicato il giorno prima) si sono trasformate in spogliatoi all’aria aperta e si sono riempite di persone, divenendo così insolitamente movimentate ed affollate. Probabilmente il fatto che non piovesse come, ci han detto, era accaduto l’anno scorso nello stesso periodo, ha spinto la gente ad uscire di casa. La cosa ha reso il centro meno freddo e severo di quanto sarebbe apparso senza l’ombra di un passante. È chiaro: si tratta di una città del nord, con un’architettura che ricorda quella di Praga (ma non certo i pittoreschi palazzi della città vecchia), che trasmette austerità ed imponenza e, soprattutto, ricchezza (in questo la differenza con Praga è assai evidente).

Negozi, locali, ristoranti e boutique si susseguono lungo le arterie principali, le quali corrono parallelamente al fiume che le divide. Un po’ ovunque troverete invece chioschi e furgoncini sempre pronti a proporvi qualcosa da mangiare, a qualsiasi ora del giorno: Bratwurst e Cervelat serviti con pagnotte croccanti e friabili (niente a che vedere con gli hotdog), Brezel ripieni, semplici o spennellati di formaggio, Raclette su fette di pane caldo, Waffel con nutella (insieme alle internazionali crêpes). Non è finita qui, perché di certo vi offriranno da bere qualcosa, molto probabilmente Pounch o Glühwein (un po’ come il nostro vin brûlé per capirci). E se vi addentrate per i Gasse, potrebbe capitarvi di ritrovarvi in una piazzetta appena uscita dal villaggio di Santa Claus, con tanto di elfi che cantano in coro seduti dentro un gigantesco albero di Natale.
Avete presente quei film natalizi che mandano in onda il 24 di dicembre? Quelli in cui la famigliola felice passeggia per le vie della città accompagnata dai canti, dalle luci, dalle decorazioni e dall’atmosfera festosa alla Jingle Bells? Ecco, quei film diventano in Svizzera realtà e non si può fare a meno di pensare: “E’ tutto esattamente come ho visto in televisione!”
E ancor più di Zurigo, questa sensazione è trasmessa da Basilea, la seconda tappa del mio breve giretto nella nazione elvetica.
Ma aspettate… Prima di annoiarvi e di rischiare di scrivere la Divina Commedia del XXI secolo, mi fermo qui e vi do appuntamento alla seconda parte, la quale, confesso, non è ancora ultimata e mi impone di prendere tempo.

Auguro intanto buone Feste ed un felice Natale a tutti.
Alla prossima!

18 risposte a “Diario di viaggio: Zürich und Basel (Parte I)”

  1. Quando ho letto della corsa tradizionale ho subito pensato. “Ahaaahhaaa!” 😯 dal freddo, ma se dici che dopotutto non si stava male a temperatura non deve essere stato un problema. 😀
    Sembra proprio che tu sia entrata nel tempio del Natale, fatto di montagna e neve e abeti. C’è solo da dire una cosa: che bello! 😀

  2. Ciao vagabonda!, condivido pienamente con te Basilea è veramente tanto, tanto carina, ci sono alcuni posti che riescono a trasmetterci delle emozioni incredibili, sopratutto se vissuti in alcuni momenti particolari.
    Colgo l’occasione per augurare a te ed alla tua famiglia un felice Natale, ma sopratutto a te , tante tante cose belle, un grande bacio, Angela.

    1. Ciao Angela! Conosci anche tu Basilea allora! A breve la seconda parte in cui parlo un po’ di questo luogo che mi ha incantato.
      Nel frattempo sinceri auguri a te ed ai tuoi cari. Trascorrete delle buone feste insieme e porta i miei saluti a Marta! 🙂
      Un abbraccio

      Veronica

  3. Ma guarda che coincidenza.. sto leggendo questo post il 24 Dicembre sera! 😀 Buone Feste, cara Veronica, la Svizzera vorrei tanto visitarla… 🙂

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