Navigare a vista. Mi sa che è meglio.

Cos’è che ho scritto nel post inaugurale del 2013?

  1. Devo lavorare sulla mia ipersensibilità.
  2. Devo riuscire a controllare i miei sbalzi d’umore. Passo da momenti in cui sono la persona più raggiante sulla faccia della Terra ad altri in cui incenerirei chiunque sia alla mia portata, passando per la fase “Crudelia Demon” (che, non a caso, è il nome della mia maglietta della divisa di pallavolo) ergo “fase di isterismo dai capelli dritti”.

Beh, questi obiettivi sono lungi dall’essere raggiunti, in quanto non si scorge ancora nessun risultato all’orizzonte. Mi sa che devo impegnarmi sul serio ed affrontare graduali cambiamenti, optando per una navigazione a vista piuttosto che per una fulminea missione spaziale che mi conduca subito alla meta.

Gèricault, La Zattera Della Medusa

0 risposte a “Navigare a vista. Mi sa che è meglio.”

  1. Non si cambia sensibiltà in un anno o pochi mesi; è un duro costante lavoro che dura tutta la vita. Ed è normalissimo; non ti preoccupare i risultati verranno 😉

      1. Già la volontà di migliorarsi è un passo in avanti. 😀 Abbi pazienza e vedrai che le cose cambiano ^^ che poi sentirsi fermi al punto di partenza è più che normale; a me capita di continuo. L’importante è non fermarsi!

        1. Il fatto è che ho la volontà di migliorarmi solo dopo che questi difetti hanno creato problemi, mai prima. Dovrei contare fino a dieci prima di esplodere in lacrime, invettive etc. e dirmi: “ci stai lavorando, non puoi mandare tutto all’aria…”

          1. Eh, sì…sai è come allenare un muscolo o tirare su un peso: prima sollevare una cassa d’acqua poteva essere difficile poi, inaspettatamente, è diventato un gioco da ragazzi. Perché lo hai fatto una volta, due: “Ma sei sicuro? Vuoi un aiuto?”, “No, ce la faccio”, e dai e dai, un giorno segue l’altro finché non è più un problema. È normale subire delle piccole sconfitte: rendono più forti…

          2. D’altronde è la prima volta in questo anno in cui mi misuro con “crisi” simili. Ora ne ho preso atto, vedremo se prossimamente qualche lieve miglioramento si manifesterà. Sì, so che potrebbe trattarsi di miglioramenti impercettibili, però mi impegnerò affinché qualcosa si smuova.
            Grazie Karina del supporto! 🙂

  2. L’umore “variabile” è una costante comune a tutti noi, quindi fossi in te non mi preoccuperei più di tanto e poi una donna un po’ peperina è stimolante, quindi… 🙂

    1. Sì hai ragione, ma forse il fatto che sono circondata da persone “stabili” d’umore mette in risalto i miei repentini sbalzi. Altro problema è che questi sbalzi a volte feriscono chi mi sta accanto… Ciò non posso proprio accettarlo.

          1. Dire “mi dispiace” non è scusarsi, ma ammettere con umiltà di aver sbagliato e quando si riesce a fare è una cosa che aiuta anche se stessi. E sul commettere errori, chi non li fa? Adesso non ho idea a cosa tu ti riferisca, ma non essere troppo severa con te stessa, c’è sempre la possibilità che ci sia una responsabilità anche degli altri, per cui…

            Ciao tenera! 🙂

          1. Ahahahahaha no, dai, sto superando tutto questo!

            p.s. forse (ma non ricamiamoci su perchè sappiamo le altre volte com’è finita) nei prossimi mesi potrei trovarmi da quelle parti!

          2. Sicura che un nostro incontro non potrebbe innescare un cataclisma? Se mi dai la certezza allora sarò disposta ad incontrarti.. 😉
            Ahahaha, scherzo! Anzi, con questa notizia mi hai fatto spuntare il sorriso! :))))))

          3. Ahahaha ma no! Sono tranquillissima io!
            Un mio amico forse per lavoro starà qualche mese lì, se ci va andiamo a trovarlo io, la sua ragazza (mia amica) e un’altra persona. Chissà, chissà. Dipende tutto da questo.
            Sono sempre occasioni ottime per andare un po’ fuori.

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