Piaceri della vita (virtuale e non).

Con l’iscrizione di Monique – Le lune di Sibilla al blog, sono arrivata a quota 100 followers! WordPress non ha esitato a comunicarmi la notizia e mi ha reso davvero di buonumore. Magari per qualcuno sarà un traguardo già bello che superato, ma per me è una soddisfazione.
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Altro grande piacere che ho avuto modo di sperimentare è stato conoscere di persona Valentina di Alius Et Idem, in visita a Roma lo scorso weekend. Sul suo blog ha già scritto qualcosa in merito, sul mio volevo ringraziarla nuovamente per la bella serata e le gradevoli chiacchierate. Si è parlato di calcio (eravamo tre contro una ed io ho ovviamente dovuto cedere), di serie TV, di cucina e di mezzi pubblici (argomento inevitabile se uno è costretto a starci a contatto continuamente). Si è consumato prima l’aperitivo, non particolarmente sostanzioso ma con i pistacchi per i quali vado matta, e si è poi finiti nell’unico locale di Trastevere in cui il tempo d’attesa era inferiore a un’ora. La nostra prima scelta, in realtà, era stata il ristorante greco Akropolis, in una traversa di viale Trastevere, tuttavia il locale, accogliente ma estremamente piccolo, era pieno zeppo di clienti, alcuni dei quali avevano presumibilmente appena preso posto a tavola. Erano ormai le dieci e non ce la sentivamo di attendere un’ora, soprattutto dopo che l’aperitivo ci aveva aperto lo stomaco. Così, dopo aver scartato l’ipotesi di mangiare al ristorante indiano adiacente, ci siamo incamminati verso una pizzeria di viale Trastevere, ma… Sorpresa! Anche qui la fila di persone in attesa usciva fuori dal locale. Uno dopo l’altro, tutti i ristoranti trasteverini davanti ai quali passavamo ci apparivano inagibili. Abbiamo infine raggiunto una pizzeria a piazza Sonnino e quando ci hanno annunciato solo un quarto d’ora d’attesa, abbiamo pensato quasi di sognare!
Per farla breve, abbiamo mangiato lì e lì ci siamo salutati, ognuno per la sua strada e la sua via.
L’incontro è stato molto piacevole: sono sempre curiosa di conoscere chi sta dietro al blog che scrive, chi si nasconde dietro i più svariati account. Recidiva, infatti, ho incontrato anche Rossana di Pennelli Ribelli… Ma questo nel prossimo Diario di viaggio!

0 risposte a “Piaceri della vita (virtuale e non).”

  1. Che carina! È stato un piacere 🙂
    Sono stata molto bene, anche se ho mangiato pochino. Come sai, avevo lo stomaco chiuso per altri motivi ahahahah Spero di tornare presto!
    Complimenti per il traguardo dei followers 😉

      1. Ovvio!
        Comunque la pizza di Armando mi ha scioccata, quell’accostamento era strano, ma se avessi avuto più fame l’avrei provata anch’io. Mi piace assaggiare cose “strane”.

          1. Ah non metto in dubbio che fosse buona. A me il gorgonzola piace, ma mischiato con altri formaggi o quando non si sente troppo. Da provare, dai.

          2. Poi io conoscevo l’abbinamento con le pere e non con le mele. Quindi era una pizza senza dubbio particolare. Tu e Armando comunque fate coppia quando si tratta di mangiare tutte queste cose strane! Ahaha io non le assaggerei nemmeno! 😉

  2. Ma che bello incontrare i webamici! Io non ho ancora avuto il piacere ma chissà …

    Certo che da quanto descrivi (locali affollati alle dieci di sera) mi vien da chiedere: ma la crisi dov’è? 🙄

    1. Ma chissà… magari – spero – presto verrò a visitare Trieste!

      Esatto Marisa, è la stessa cosa che mi domando anche io. Ovunque vado trovo i ristoranti pieni o le code fuori. I ristoratori continueranno a dirti che sì, la crisi si sente eccome, però… come la spiegano tutta quella gente?!

      1. Allora cerca di avvertirmi per tempo. Sarò felice di farti da cicerone però con la scuola e la residenza a Udine non è detto che sia disponibile. Spero comunque di poterti incontrare.

        La crisi? Eppure quando mister B. faceva le stesse osservazioni, tutti a dargli contro. Una volta mi sono permessa di fare la stessa osservazione in un altro blog e tutti addosso, a dirmi che sono filoberlusconiana. 🙁
        Insomma, avrò occhi per vedere e orecchie per sentire? Ieri sera, mentre mi recavo all’appuntamento con i miei ex compagni di liceo, sono passata per tutto il centro di Trieste (almeno quello della movida, per intenderci) e a tratti non si poteva camminare per la folla di gente che stava davanti ai locali, presumo in attesa. Qui, invece, è un vero mortorio. Ora capisco perché gli studenti universitari friulani decidono di risiedere stabilmente a Trieste, una volta terminati gli studi. 🙂

        1. Ti informerò senz’altro di un mio passaggio dalle tue parti. Non potrei non farlo 😉

          Allora l’affollamento dei locali è una caratteristica comune: non solo a Roma, non solo a Firenze (dove sono stata questo weekend), ma anche a Trieste! C’è chi si difende dicendo che la frequenza è cambiata, che la clientela c’è, ma più di rado. Bah, da quanto vedo, io continuo a serbare dubbi.

          1. Si potrebbe pensare che abbiano abbassato i prezzi pur di attirare la clientela, ma non credo che questo sia il caso. Poi, vedendo così tanti giovani in giro per locali mi sorge spontanea un’altra domanda: allora con la disoccupazione giovanile come la mettiamo? Insomma, non saranno mica tutti figli di papà quelli che se ne vanno in giro a divertirsi!

          2. Altro interessante quesito, ma credo che la risposta sia banalmente il fatto che molti giovani scelgono il lavoro piuttosto che lo studio e con la loro occupazione, seppur temporanea, riescono a pagarsi sfizi e comodità.

  3. Evvai, complimenti per i followers e che bello che hai conosciuto Valentina. Se vado in Sicilia, è la prima che vado a cercare, ma lei lo sa, credo. 🙂

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