Ogni cosa è illuminata.

Prima la disperazione, il crollo, l’ostinazione di non voler lottare unita all’errata consapevolezza di non esserne in grado.
Poi la rassegnazione forzata, l’accettazione di qualcosa che non si poteva cambiare ma si doveva tenere così com’era, seguita dalla noia, l’indifferenza, l’apatia e l’indolenza.
E poi ancora l’angoscia, l’ansia, la tensione, il nervosismo, l’intolleranza, l’insofferenza.
E alla fine non c’è che delusione, amarezza, dispiacere, non rimane che una pesantezza dell’anima ed un boccone disgustoso da dover digerire.

Fino a qualche ora fa desideravo solo sbarrarmi dentro una stanza completamente al buio e chiudere gli occhi per fare in modo che fosse ancora più buio.
Ma gli occhi fortunatamente li ho aperti e tutti i miei sensi si sono risvegliati.
Ogni cosa mi è parsa diversa, come se brillasse di una nuova luce.
Incredibile come il calore di una casa – colpita in pieno dai raggi del sole –  possa risollevare un morale schiacciato sotto la suola delle scarpe.
La cucina non mi è mai sembrata così luminosa; chissà, magari i miei hanno comprato dei nuovi pensili mentre ero via, o li hanno lucidati, verniciati…
Il bagno profumava di un pulito che non avvertivo da settimane, un aroma di fiori, rose mi è parso, come se fosse sbocciata la primavera all’interno di quelle pareti…
La mia stanza: così come l’avevo lasciata e come l’avevo quasi dimenticata. Niente fuori posto, tutto in ordine. Ed il piccolo calendario in legno sulla mia scrivania, quello sormontato da un gufetto e costituito da cubi da ruotare ogni giorno per formare la data corretta, segnava proprio il giorno del mio ritorno.

 

0 risposte a “Ogni cosa è illuminata.”

  1. Dopo tutte quelle sensazioni negative, senza neanche accorgercene, ritorna sempre il sereno. Credo che sia una specie di coraggio interiore, una voce che ti dice “basta, esci dal buio”. Magari avevi bisogno delle rassicurazioni del tuo ambiente familiare 😉

          1. Ci sarebbe da fare autoanalisi continua e metterci in testa che per rispetto agli altri dovremmo lavorare sui noi stesse. Ma il carattere non si può cambiare. Se gli altri ci capiscono, però, è già una gran cosa 😉

          2. Io ho la fortuna di avere uno psicologo – per passione e capacità, non per laurea! – accanto e questo mi aiuta parecchio! Comunque pure l’autoanalisi e l’autocritica in eccesso provocano un sacco di problemi!

          3. Sì, va a finire che poi una si rimbambisce se ci pensa troppo ahahahah
            Io psicologo no, ma ho un buon ascoltatore che è il mio perfetto opposto: calmo. Una di quelle persone che definisci così: “l’acqua lo bagna e il vento l’asciuga”. Beato lui! A volte mi viene da dirgli “ma com’è che questa cosa non ti fa infuriare????” e poi, però, mi viene in mente che vorrei essere anch’io così.

          4. Oltre ad essere calmo, il “mio” ha una pazienza infinita che spesso gli invidio. Io sono una che entra subito nel panico, si agita o, peggio ancora, si spegne all’improvviso. Chi mi capisce è bravo e lui è più bravo di me! ahhaha

  2. leggendo il titolo sono stato colpito da un breve brivido.. ho amato alla follia sia il libro che il film che è tuttora il mio preferito…
    leggendo il post ho capito che non centravano molto ma a questo punto ti auguro davvero che d’ora in poi, per la maggior parte del tempo, ogni cosa sia illuminata… 🙂

      1. è una verità fondamentale, che andrebbe insegnata dalle elementari… a parlarne in terza persona probabilmente la si da per scontata e banale, a viverla e praticarla risulta troppo spesso moooolto complicata..

        1. Ed è il segreto di una vita serena d’altronde: la consapevolezza di sentirsi fortunati per tutto quello che si ha. La fortuna è baciata dal sole, noi anche dovremo ogni tanto lasciarci baciare ed amare un poco di più noi stessi.

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