Viaggio di ritorno in un’unica andata.

Eccoci qua. Siamo arrivati a casa dopo un viaggio lungo, estenuante, durato quasi mezza giornata.
Partiti di mattina alle 9.00 dalla Hauptbahnof di Zurigo, abbiamo parcheggiato la macchina sotto casa, scaricato i bagagli e consegnato alla famiglia i presenti acquistati in viaggio solo alle 8.00 di sera.
E non è mancata una deliziosa cenetta e la calorosa accoglienza da parte di chi ci è mancato per questi 10 giorni.
Ci han fatto trovare il pesce, cosa che sapevano ci avrebbe reso felici visto che ci siamo nutriti essenzialmente di carni e/o formaggi per tutto il tempo.
La mamma ha presentato a fine pasto uno dei miei dolci preferiti, la famosa sbrisolona con ricotta e cioccolato che ho elogiato in un post passato e che non smetterò mai di lodare.

Siamo andati a letto stanchi, esausti, spossati.
Io personalmente mi sono coricata anche mezza dolorante, con le ossa e le gambe che mi facevano male, la schiena a pezzi, il collo che gridava vendetta in una sola direzione e la gola che mi bruciava fino alle orecchie. Una bella dormita ed un’aspirina hanno in parte migliorato la situazione.
Ma certo, tutto questo è normale, non c’è da stupirsi.
Abbiamo visitato tante regioni, visto posti bellissimi e diversissimi, percorso migliaia di chilometri in macchina e a piedi, scattato più di 500 fotografie e sperimentato sempre temperature differenti.
I miei occhi si sono riempiti della vista di panorami mozzafiato, luoghi che mai avrei potuto immaginare e che mi sono veramente rimasti dentro.

Ma il privilegio di godere del panorama più bello di tutti è sempre riservato al mio cuore.
Se viaggiare può sfinire le gambe e saziare gli occhi, il mio cuore non potrà mai essere colmato dal sentimento che mi scoppia nell’anima. E’ come un favoloso giro del mondo, un viaggio che attraversa paesaggi da sogno, panorami che non perdono mai il loro fascino e la loro magia ed ogni volta che vengono ammirati regalano sempre emozioni fortissime.

E’ un viaggio intenso, un viaggio impegnativo. Del resto il mio cuore è un viaggiatore instancabile.
E’ un viaggio intrepido, pieno di rischi ma anche di sorprese. Un viaggio difficile, a tratti pericoloso, ma allo stesso tempo ricco di momenti indimenticabili.
E’ un viaggio per il quale bisogna essere preparati, anche se spesso può coglierti alla sprovvista e trascinarti d’impeto con lui.
E’ un viaggio che non necessita valigie, perché il solo bagaglio possibile è quello trasportato dal cuore e carico d’amore. Quello che serve è giusto un biglietto, solo andata, niente ritorno, classe ignota, tanto non è ciò che conta.
Ma non occorre avere timore. E’ senz’altro  il viaggio più bello per il quale si possa mai partire.

R. Doisneau – Bacio davanti all’Hotel de Ville

P.S. A breve il Diario di questo Viaggio…

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