Diario di Viaggio: Montefalco e Bevagna [PROLOGO]

Questa storia inizia un po’ di tempo fa, all’incirca a metà di ottobre, quando le mie cellule grigie hanno iniziato a darsi un gran da fare per trovare qualcosa da regalare al mio ragazzo per il suo compleanno del mese dopo (sapete, no, che mi muovo con anticipo!). In realtà non c’è stato bisogno di pensare a lungo perché Armando (s)fortunatamente mi dà continuamente spunti sui regali che potrebbe piacergli o comunque essergli utili. Le idee dunque non mancavano, anzi, erano anche più del necessario ed il difficile stava proprio nel scegliere l’alternativa più adatta.
To cut the story short, in meno di due giorni avevo già le idee chiare. Oltre ad un regalo materiale, che in effetti era estremamente necessario, avrei optato per qualcosa di meno tangibile ma comunque assai apprezzato…
Dovete sapere (e forse qualcuno di voi lo avrà già capito) che Armando ama molto la buona cucina, sia questa più o meno ricercata. Pertanto uno dei suoi miti, oltre a Steve Jobs, è il mitico Giorgione, un omone enorme che assomiglia nettamente ad Hagrid, l’amico di Harry Potter, e che si diletta con i fornelli davanti alle telecamere del Gambero Rosso Channel nel suo programma Orto e Cucina. Ebbene, se avete presente la trasmissione di cui sopra conoscete sicuramente il personaggio e le sue peculiarità. A differenza di tutti i cuochi puliti, precisi e sofisticati che si è soliti vedere in televisione, Giorgio, che per la sua enorme stazza è stato soprannominato appunto Giorgione, è decisamente più rustico, “casereccio” ed è famoso per il modo in cui assaggia (leggasi “divora“) i piatti preparati durante la trasmissione, esprimendo il suo gradimento in maniera molto evidente, sonora e colorita, come fosse una specie di Santa Teresa in estasi.
Insomma, il famoso Giorgione gestisce insieme alla moglie un ristorante tra le colline di Montefalco, in Umbria, noto come La Via Di Mezzo, luogo nel quale Armando ha sempre espresso l’ardente desiderio di andare, anche solo per una gita giornaliera, per un pranzo o una cena, giacché la distanza da Roma è di appena due ore…
È qui che ha inizio il mio breve diario di viaggio.

P. S. Il diario di viaggio è ancora Work in Progress, in fase di stesura e di completamento con la scelta delle foto migliori. Ma se il prologo vi ha incuriositi, sarete disposti ad attendere un po’…

0 risposte a “Diario di Viaggio: Montefalco e Bevagna [PROLOGO]”

  1. Non conoscevo questo cuoco ma ti posso dire che non sopporto le trasmissioni di cucina perché sono, a mio parere, diseducative. Burro e grassi animali di ogni tipo la fanno da padrone. Il contrario di una buona e sana alimentazione. Ora, so che Armando non sarà d’accordo, ma lo dovevo dire!
    Comunque molto carina l’idea di portarlo lì, senz’altro un regalo gradito … attenzione, però: il colesterolo comincia ad accumularsi in giovane età. 🙁

    1. Ahaha Giorgione poi è molto generoso nei condimenti! Comunque non scredito il burro; per la cucina salata è sicuramente meglio l’olio, ma il burro è un ingrediente fondamentale in pasticceria per ottenere determinati sapori (che pasticciotti leccesi sarebbero quelli senza strutto?!). Non voglio togliere nulla ai dolci senza burro, ma mica tanto si mangiano torte tutti i giorni! E poi non saprei spiegarmi la goduria dei croissant francesi senza il loro ingrediente essenziale: il burro! Per il colesterolo, non si mangia così tutti i giorni 😉

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