Diario di Viaggio: Costiera Amalfitana

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Vi avevo avvisato che sarebbe stato un viaggio a tappe, no? 
L’ultima sosta, di sola una notte, la facciamo a Cava dei Tirreni, vicino Salerno e la rinomata costiera Amalfitana. Non prima, però, di fermarci la mattina ad Alberobello, cittadina famosa per i suoi trulliDSC_0159, patrimonio dell’UNESCO dal 1996, ma in origine villaggio dei pescatori. Oggi è zona straturistica, in cui ogni ogni trullo è stato trasformato in negozietto di souvenir ed artigianato locale. Saliamo per il rione Monti fino alla chiesa costruita secondo la tipica architettura dei trulli. Passeggiamo sotto il sole cocente della domenica mattina e ci intratteniamo nello scattare fotografie e dare un’occhiata ai souvenir, tra cui non può mancare l’acquisto della calamita-ricordo.
A questo punto finisce sul serio il nostro soggiorno in Puglia: lungo la Strada Basentana, una sorta di Route 66 italiana con lunghissimi rettilinei in mezzo al nulla (o meglio, in mezzo a distese sterminate di campi agricoli che ci circondano a perdita d’occhio), tagliamo dal Mar Adriatrico al Mar Tirreno, passando per Locorotondo, Altamura, Gravina di Puglia e poi Potenza. Destinazione finale: DSC_0210Salerno. Dopo l’arrivo decidiamo di recuperare le energie con un bel tuffo in piscina, seguito poi da un’attenta pianificazione della visita in costiera il giorno successivo. In seguito a varie proposte, stabiliamo di visitarla da mare, imbarcandoci a Salerno e facendo tappa prima a Positano e poi ad Amalfi. Per la sera invece, percorriamo untratto di costiera fino a Cetara, delizioso e caratteristico borgo di pescatori rinomato per la produzione delle alici. Qui ceniamo divinamente a La Frittura del Golfo, locale rustico con una cucina sulla base del pescato del giorno.
La mattina successiva ci alziamo presto, ci gustiamo un’abbondante ed ottima colazione e ci dirigiamo verso Salerno, pronti per imbarcarci, da Piazza della Concordia, verso Positano ed Amalfi. I 70  minuti di traversata trascorrono velocemente visto che iltraghetto passa davanti tutti i più rinomati borghi della costiera: DSC_0218Vietri sul mare, Cetara, Maiori e Minori.
Scesi a Positano, ci accoglie un caldo atroce ed una parete rocciosa ricca di colori. La piccola cittadina turistica, infatti, è costruita vertiginosamente in verticale sulla roccia ed è deliziosa per le sue tinte accese: giallo, arancione, rosso, celeste, verde. Si sviluppa dunque principalmente in altezza, cosa che ci costringe ad arrampicarci lungo scale e salite, fino ad arrivare ad un panorama mozzafiato. La passeggiata è tuttavia piacevole, tra atelier di moda, negozi di souvenir e boutique di profumi ed artigianato locale. In più c’è il mare: lo osserviamo solo da lontano, dall’alto, e ci rammarichiamo di non esserci portati il costume per farci un tuffo. Dalla sommità della montagna, i bagnanti in acqua sembrano quasi volare, visto che l’acqua ha la limpidezza di un cielo senza nuvole.
Ripartiamo poi per Amalfi, che presenta invece tutta un’altra struttura: la piazza e la via principale sono molto più pianeggianti e spaziose delle anguste viuzze di Positano o Cetara. Il Duomo di Amalfi, tra l’altro, ricordaDSC_0230molto lo stile tipico delle chiese della Toscana, per esempio di Siena, Pisa o Firenze: campanile distaccato, decorazioni a righe bianche e verdi. Ce lo spieghiamo ricordando che Amalfi è stata una importante Repubblica Marinara e che probabilmente deve aver avuto contatti con altre cittadine italiane e dunque subito influenze da parte loro. Dopo una piacevole passeggiata troviamo ristoro all’ombra sul lungomare ed ammiriamo anche qui la limpidezza del mare.
I tempi stringono ed il battello ci attende al molo. Si avvicina così il ritorno a Roma dopo una settimana intensa, alternata tra giorni di relax ed altri di fantastiche nuove esperienze. Per riprendere l’autostrada percorriamo il Valico del Chiunzi da Maiori e ci stupiamo nel passare da un paesaggio marittimo ad un altro totalmente opposto. Scavallata la montagna che si butta in mare e lungo la quale corre la strada costiera, si apre davanti a noi la valle del Vesuvio: il tempo cambia improvvisamente e le temperature si abbassano. Non avrebbe potuto andarci meglio, ci diciamo. Soddisfatti ma comunque desiderosi di ritrovare le mura domestiche, salutiamo i paesaggi stupendi che questo viaggio ci ha portato a conoscere, conservando il loro ricordo all’interno di preziose istantanee di emozioni. 
 

THE END

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