Di una macchia indelebile mi sono marchiata 

C’è qualcuno che corre
Mi viene incontro
Sembra aver fretta
Forse non cerca
Che un dolce ristoro
Dopo il duro lavoro
Di tutta una sera
Ho in mente una cosa
Un’altra persona
Mentre lo osservo
Avvicinarsi di più
Ho quasi paura
Vorrei un’armatura
Per fuggire via
Mi offre un passaggio
Sembra molto gentile
Esce fuori dall’ombra
Tutt’altro che ostile
Mi porta con sé
Non so cosa dire
Ho un po’ di timore
Eccolo ancora
Quel brutto pensiero
La persona che voglio
Non ha questo aspetto
Ma chissà dov’è
Torna e va via
Sotto il sole di maggio
Passa del tempo
Non succede nulla
Poi d’improvviso
Uno sguardo assassino
Diventa feroce
Io senza voce
Che chiamo i soccorsi
Poi tento la fuga
Voglio andar via
Le mani serrate
Mi tengono in trappola
Un urlo straziante
È la mia sola salvezza
Che qualcuno senta…
Ma tu dove sei?
Non ho la magia
Per farti apparire
E fino alla fine
Ti vado cercando
Mentre mi marchio su questo corpo
Di un’ingenuità
È che ti ho aspettato
Non sei arrivato
Ero rimasta sola
Fredda nel cuore
A corto di buone parole
Ormai ti ho tradito
E non merito più
La tua fede al mio dito

0 risposte a “Di una macchia indelebile mi sono marchiata ”

    1. Ultimamente mi sono sentita ispirata dai versi… Non so perché, non mi era mai successo, ho sempre comunicato in prosa. Ma invece ho avvertito come se alcuni sentimenti fossero più liberi in una poesia. E così l’ho scritta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *