Nella quiescenza

Iniziare dal titolo non è mai stato il mio forte. Preferisco pensarci dopo, a conti fatti, a pagina scritta, per riassemblare le idee in un concentrato efficace.
Li devo riassemblare davvero i miei pensieri quest’anno se ho intenzione di concludere qualcosa a Natale…
Il bello è che io non ho mai avuto di questi problemi: tra le amiche ed i parenti sono sempre stata quella che cavalcava l’onda con mille ed originali spunti, idee ben chiare su cosa regalare e a chi regalare cosa. Non riesco Infatti a dare una spiegazione sensata di questa mia improvvisa quiescenza e a giustificarmi con coloro che hanno molto plausibilmente iniziato a guardarmi storto, convinti che ci sia qualcosa che non vada.
Bah, chi può dirlo… Già da novembre ho avuto difficoltà a trovare il regalo per Armando, per i suoi 30 anni, che comunque non è un’età qualunque. O almeno io la vedo come un tantinello più significativa. Ad ogni modo il regalo deve ancora concretizzarsi giacché prevede l’acquisto di un paio di scarpe che evidentemente non avrei potuto comprare senza di lui. Aspettavamo i saldi in realtà, quindi hai voglia ad attendere…
Ora però c’è Natale. E c’è Armando, mamma, Marco, mio padre, mio fratello, i genitori di Armando, il fratello di Armando, Armando da parte di mio padre, Armando da parte di mia madre, mio fratello da parte di mio padre, i genitori di Armando da parte dei miei genitori e… vi risparmio le ulteriori combinazioni.
Non sto entrando in ansia, sto solo ragionando sul motivo per cui quest’anno sono seriamente a corto di idee. Non ho nemmeno intenzione di ridurmi all’ultimo minuto, quindi credo che approfitterò del prossimo weekend per iniziare a darmi un’occhiata in giro.
Avrete aggiornamenti, prometto… o meglio, spero, visto che iniziare dal titolo non è mai stato il mio forte.

P.S. Non so se si usa, ma intanto i miei auguri comincio a diffonderli a coloro che navigano, vagano e girovagano nella rete… Felice Natale a voi tutti!