Appendice: dove mangiare a Zante

dove mangiare a zante

7 giorni a Zante in un monolocale (quindi senza un trattamento di pensione in hotel), scoprendo ogni giorno una nuova caletta (trovate l’itinerario delle spiagge nel Diario di Viaggio), significa mangiare e assaggiare spesso piatti diversi.

La cucina greca è una cucina mediterranea, ma, contrariamente a quanto si possa pensare per un’isola come Zante, gran parte della gastronomia è legata alla terra. Abbiamo sì mangiato pesce, ma tendenzialmente i piatti tipici sono di carneo a base di formaggio e verdure.

La tipologia di ristorante più caratteristica in Grecia è la taverna: una sorta di trattoria dove si mangia cucina locale, più o meno casareccia a seconda dello stile, con molti antipasti tipici (i mezedes) seguiti da piatti principali della tradizione.

Ecco la nostra lista di ristoranti, taverne e cocktail bar dove mangiare a Zante.

N.B. In alcuni casi è bene sapere che a Zante usano la politica della “spesa minima”. Alcuni tavoli o zone dei locali, magari quelle con vista, richiedono un minimo di spesa che viene comunicata in fase di prenotazione. Della serie, se vuoi solo un drink e il conto è al di sotto di una certa soglia, non avrai il tavolo con vista.

Per cena

Taverna Sirtaki, Argassi

Una taverna tipica, anche se alquanto turistica, lungo la via principale di Argassi. C’è una signora dai capelli rossi e corti che usa qualche parolina di italiano e ti fa subito sentire ben accolto. Cucina tradizionale con gli antipasti greci più famosi (tzatziki, moussaka, feta al naturale o saganaki, il tutto accompagnato da pita) e piatti principali di mare o di terra. Tipico di Zante è il Zakynthos beef, carne di manzo al sugo servita – indovinate? – anche con feta.

Alla fine della serata vengono distribuiti piatti di coccio molto cheap da gettare e frantumare a terra, mentre una persona del posto balla sui “cocci versati”. A un certo punto hanno versato anche liquido infiammabile sul pavimento e acceso la fiamma. Lui continuava a danzare e battere le mani, inarrestabile.

Prezzi assolutamente moderati. €64 per tre meze, due secondi, una bottiglia di vino e una di acqua.

Taverna Spartakos, Zante Town

Spartakos si trova al porto di Zante Town, l’unica cittadina degna di una passeggiata serale. Qui si mangia pesce e si parla praticamente italiano. Dal proprietario ai camerieri, tutti sanno la tua lingua. Nonostante questo, non ti senti così a casa perché il posto è abbastanza turistico, ma la frittura di calamari era davvero buona. Anche le patate le sanno cucinare bene. La pasta e il risotto… non so, non abbiamo tentato.

Prezzi molto bassi. Abbiamo speso €43 per due antipasti e una frittura da condividere, vino e acqua.

Ristorante Utopia, Argassi

Con Utopia siamo saliti di livello per una sera. Il ristorante ha una magnifica terrazza sul mare, un servizio attento e una proposta gastronomica sicuramente ricercata. Consiglio i cocktail, veramente fenomenali, con i quali abbiamo fatto un piccolo aperitivo con amuse-bouche offerto dalla casa.

Poi siamo entrati nel vivo della cena con tacos di gamberi, un calamaro caramelizzato con bacon e consommè dello stesso calamaro che era la fine del mondo, ceviche di spigola e un enorme-stratosferico brownie accompagnato da gelato al caramello salato altrettanto favoloso-meloricordoancora.

Prezzo sopra la media, ma per una cena un po’ più elaborata ci sta. Quanto sopra descritto + due calici di vino e due cocktail: 120 euro.

Etè Sunset Bar, Porto Limnionas

Sopra Porto Liminionas, poco segnalato ma apparentemente conosciuto da molti vista la frequentazione, c’è questo locale che guarda al tramonto e fa molto Formentera. Camerieri vestiti di tutto punto, musica chill-out, divanetti e cuscini baciati dal sole, atmosfera chic e feeling esclusivo.

Qui abbiamo fatto un apericena al tramonto, con calici di vino, tagliere di salumi e formaggi locali – nonostante le aspettative, devo dire molto buoni – e bruschette.

Conto salato in rapporto a quanto abbiamo mangiato (un po’ più di 50€ per 4 calici, il tagliere e i crostini), ma il posto è veramente un bel localino.

Taverna Akrotiri, Akrotiri (tra Zakynthos e Tsiliv)

Per mangiare a Zante consiglio vivamente un salto da Akrotiri. Questa è per me la taverna greca per eccellenza. Gestione familiare, arredamento casalingo, giardino interno con le foglie di vite sopra la testa, lucine intorno agli alberi. Qui siamo ritornati anche l’ultima sera, per chiudere in bellezza e riportare a casa i sapori e le atmosfere della Grecia.

Il punto di forza è sicuramente l’ottimo cibo e la modalità di servizio che non avevo mai visto prima: i mezedes vengono illustrati non solo sul menu, ma anche visivamente, all’interno di una teca che viene trasportata di tavolo in tavolo e dalla quale il cliente può osservare e scegliere cosa mangiare. Ogni piatto viene spiegato da Caterina o Amanda, due deliziose sorelle che parlano italiano (in realtà Caterina lo parla fluentemente, Amanda sa solo qualche parola) e gli antipasti freddi, una volta scelti, vengono prelevati direttamente dalla teca, mentre i piatti caldi vengono mandati in lavorazione in cucina.

Tra questi noi abbiamo assaggiato, nel corso delle due serate, le patate con salsa yougurt (come alternativa allo tzatziki), la moussaka, le polpette al sugo, e la torta al formaggio con pasta fillo.

A seguire abbiamo ordinato capretto, filetto di maiale con tabasco, funghi e olive, e l’ultima sera souvlaki di maiale. Le ragazze offrono poi la Frigania, il dolce tipico dell’isola, con pane bagnato all’arancia, una crema/budino e mandorle. Si conclude il pasto con liquore, ouzo o digestivo fatto in casa con cannella e bacche di ginepro.

Allegri, accaldati ma perchè avvinazzati

Prezzi onestissimi: con vino della casa (mezzo litro), un’acqua grande, tre antipasti, due piatti principali e due porzioni di pita abbiamo speso circa 65€.

Ristorante Bassia, Akrotiri (poco prima di Taverna Akrotiri)

Un altro ristorante super suggerito sia per la cucina che per la location. I tavoli si trovano in una sorta di giardino-terrazza sul mare, nascosto tra ulivi e piante di lavanda. Un plus senza dubbio apprezzato è la musica nascosta tra le piante e l’atmosfera incantevole di sera.

Si mangia prevalentemente pesce, e abbiamo mangiato molto bene. I miei calamari saganaki erano spettacolari, soprattutto grazie al sapore dolcissimo del pomodoro che era notevole. Abbiamo provato anche l’orzotto di gamberi e i souvlaki di pesce spada, entrambi ottimi. Per finire un millefoglie e un bicchiere di ouzo.

Prezzo un po’ sopra la media di una taverna, anche perché si tratta in effetti più di un ristorante. Conto di €80 per una cena totalmente a base di pesce con due antipasti, due piatti principali, un dolce, un amaro, due calici di vino e acqua.

Ristorante Anadalis, Argassi

Abbronzati e rilassati, anche se la vacanza volge al termine

Fa coppia con Utopia nello stile e nella tipologia di locale. Un bellissimo affaccio sul mare, tavoli in terrazza arredati con quella cura essenziale e minimal che caratterizza i posticini esclusivi.

Noi siamo andati per prendere un drink nella zona dedicata del lounge bar: ottimi i cocktail (dai 10€ in su) e perfetta l’ora del tramonto per sorseggiarli.

Per colazione e fast lunch

Mylonas Bakery, Argassi

Mylonas Bakery ad Argassi, a due passi dal nostro appartamento, è stata praticamente la mia oasi felice. Quei posti in cui entri con il sorriso e esci ancora più allegro di prima.  Tra cornetti, torte, muffin, biscotti e dolcetti per la colazione c’era sempre l’imbarazzo della scelta. La proposta dei drink era in stile Starbucks, dunque bibitoni di caffè, cappuccino o latte che però, ahimè, non ci hanno mai convito appieno. Ci sono tavolini per sedersi e consumare sul posto, ma una buona alternativa è anche il take away.
Per il pranzo al sacco, ad esempio, ci sono tantissimi panini che vengono farciti freschi la mattina, o rustici ripieni veramente gustosi.

Voglio una Mylonas anche a Roma, mi manca già.

Diario di viaggio: 7 giorni a Zante

zante

Sembra che Zante sia la regina tra le destinazioni dell’estate 2022: vuoi per una riconquista dei viaggi aerei verso un Paese straniero, vuoi per la convenienza dei prezzi di volo e di alloggio sull’isola, vuoi per le mode che eleggono la meta estiva dell’anno e riempiono il feed di consigli su come raggiungerla, cosa vedere, cosa non perdere, cosa fare a tutti i costi…

In realtà Zante (o Zacinto per i più foscoliani, addirittura “Fiore di Levante” per i più romantici umanisti) era nelle nostre intenzioni prima che esplodessero i diversi trend estivi e tutti la prendessero in considerazione. Non che sia stata ignorata nel corso degli anni, ma certamente questo è l’anno di Zante per i motivi di cui parlavo prima.

Ma veniamo al sodo e al nostro itinerario di 7 giorni sull’isola dell’arcipelago delle Isole Ionie. Tra spiagge, tour e ristoranti (articolo dedicato QUI).

zante - scogliera

Volo

Abbiamo prenotato il volo ad aprile con Vueling. Perché proprio la compagnia aerea spagnola? Perché in passato ci eravamo trovati molto bene con la loro politica di flessibilità e cancellazione, con la serietà e la velocità di gestione di un eventuale annullamento. In virtù di una serie di incertezze per l’estate, abbiamo acquistato il volo con il pacchetto Time Flex che consente la modifica del volo fino a 48 ore prima e il recupero dell’importo sotto forma di Credito di volo.

Prezzo a persona: 130€ a/r

Alloggio

Per alloggiare abbiamo scelto la località di Argassi, a 3 km da Zante Town e 6 km dall’aeroporto. Abbiamo evitato la più caotica Laganas perché non adatta ad un viaggio di coppia (a mio avviso è da evitare anche se si dovesse partire con amici, non ha alcun valore paesaggistico/culturale o aspetto di interesse).

Per un monolocale con vista sul mare diretta (senza ostacoli tra il nostro balcone e le onde per capirci) per 7 notti abbiamo speso 505€. La nostra host, Roula, è stata super gentile: una grande donna, simpatica, bella, in forma, solare, sempre disponibile. La struttura si chiama Roula Kotsonis Superior Apartment.

Automobile

Per spostarsi a Zante ci sono molte alternative, tra cui macchina, scooter o quad. Ognuna delle scelte ha i suoi benefici e i suoi svantaggi; noi abbiamo deciso di noleggiare una piccola macchina per stare più comodi nei tragitti – considerate che per andare da Argassi ad alcune delle spiagge più belle occorrono minimo 35/40 minuti di viaggio. Alcune strade, tra l’altro, sono tanto affascinanti quanto insidiose, parlo di discese con curve molto strette e senza guardrail.
Abbiamo speso circa 35 euro al giorno per il noleggio con protezione full.

Consiglio “furbo”: per non perdere troppo tempo sul posto noi abbiamo prenotato la macchina da Roma tramite il portale Discovercars. Questo permette anche di essere subito automuniti all’arrivo all’aeroporto, evitando i taxi che sono spesso trappole per turisti.
Inoltre è raccomandabile sottoscrivere l’assicurazione completa (potete acquistarla già sul portale, altrimenti ve la proporrà la compagnia di rental sul posto) e in ogni caso fare foto e video all’auto appena ritirata.

Spiagge

In 7 giorni abbiamo girato diverse spiagge, considerando che, al contrario di Rodi, Zante non ha un entroterra molto caratteristico con siti archeologici da visitare. Un punto debole dell’isola, se vogliamo, è che i centri abitati sono infatti prevalentemente turistici, adattati a soddisfare le esigenze dei vacanzieri con negozi di souvenir, ristoranti turistici, scooter rental. Questo è probabilmente dovuto ad un violento terremoto, nel 1953, che ha completamente distrutto l’isola, eliminando qualsiasi traccia del passato che fu. La ricostruzione è stata quindi improntata a rispondere a quelle che erano le maggiori richieste ed esigenze di Zante: vivere di incoming.

Il focus, dunque, è sul mare e questo, dopotutto, non delude. Ecco le spiagge che abbiamo visitato.

Porto Azzuro

porto azzuro - zante

Spiaggia attrezzata, comoda e circondata dal verde. Si trova a sud di Argassi, a pochi km dalla più nota Banana Beach. Dietro la spiaggia c’è un’area molto ombreggiata grazie ad alti alberi, zone con prato e un beach bar davvero carino. L’acqua è trasparente, bassa e con arena chiara.

Un plus della spiaggia: nella parte tutta a destra si trovano scogli e rocce molto friabili fatte di argilla. Questo permette di fare fanghi assolutamente naturali, prelevando l’argilla dalle pareti e cospargendo la pelle.

Costi: Un ombrellone e due lettini €10 dall’ultima fino alla seconda fila. Prima fila fronte mare, stesso set €20.

Servizi: c’è un beach bar all’ombra dei rami degli alberi che effettua anche servizio all’ombrellone

Xigia

xigia - zante

Xigia è una baia assolutamente imperdibile situata lungo la costa nord-est dell’isola (circa 45 minuti da Argassi). Si può parcheggiare vicino alla taverna che tra l’altro ha una bellissima vista. Si scendono poi diversi gradini e si approda ad una lingua di spiaggia attrezzata con una quindicina di ombrelloni di paglia. Consiglio quindi di arrivare sul presto perché le postazioni sono limitate. Si può anche portare il proprio ombrellone e i propri teli, ma lo spazio è molto ridotto.

Il paesaggio è un misto di scogli e sassolini, a nuoto si può arrivare alla vicina Pelagaki che, come Xigia, ha acque di origini sulfuree.

La particolarità di Xigia è la presenza dell’oca con i suoi anatroccoli, abitante autoctono della zona e perfettamente abituato alla visita dei turisti. Ama l’ombra, è tendenzialmente innocuo ma, considerando che siamo noi gli invasori, l’animale gira indisturbato tra gli ombrelloni e la spiaggia.

Costi: Un ombrellone e due lettini €15

Servizi: piccolo van, la Magda Canteen, poco prima della scalinata che conduce alla spiaggia. I tavoli sono all’ombra nelle ore più calde e la vista sul blu è impagabile. Gelati, piatti freddi ed espressi possono essere recapitati anche all’ombrellone: una volta ordinato, il cibo arriverà dall’alto trasportato dalla carrucola.

Cameo Island

cameo island - zante

Cameo Island è un isolotto a largo della baia di Laganas e collegato a riva da un ponticello sospeso molto instagrammabile.

L’isola in sé e per sé non è niente di che, il mare come dovunque a Zante è bellissimo, ma la fruizione della spiaggia è limitata. Si tratta di un unico ingresso a mare attrezzato con sedie da regista disposte su 2/3 file una dietro l’altra – cosa che rende Cameo ideale per una sosta di un paio d’ore, il classico luogo da “un tuffo e via”. Le sedie sono disposte anche all’ombra, ma la situazione complessiva è molto innaturale: sembra quasi di stare al cinema a guardare i bagnanti che nuotano in uno schermo naturale fatto di acqua limpida e teli bianchi che svolazzano al vento.

Costi: non ci sono ombrelloni e lettini, ma solo sedie da regista che fungono da appoggio. L’ingresso è di 5€ a persona con portachiavi incluso come souvenir (mostrate il vostro sorriso migliore e taaac, ciondolino con voi e i drappi alle spalle realizzato).

Servizi: non c’è bar sull’isola, attrezzatevi con acqua e cibo, anche se, come detto, la sosta consigliata a Cameo Island è di un paio d’ore.

Porto Limnionas

porto liminionas - zante

Una delle “spiagge” più belle di Zante. Non è una spiaggia in realtà, perché, trovandosi sulla costa occidentale dell’isola, segue la tipologia di baie che si incontrano lungo quel lato. Possiamo dire che è quasi un fiordo, con l’acqua che penetra fino ad un’insenatura strettissima, protetta da rocce che sono state terrazzate per far posto ad un vero e proprio lido attrezzato.

Non ci si aspetta di trovare uno “stabilimento” così curato su una parete rocciosa alta e ventosa. E invece anche qui – in pieno stile greco – ombrelloni di paglia, lettini di legno con tanto di materassino. Per raggiungere il punto di balneazione bisogna scendere lungo il sentiero tracciato nella roccia: a quel punto ci si tuffa in una piscina meravigliosa, con un’acqua da perdere la testa e pesciolini felici che nuotano sotto i tuoi piedi. L’ingresso a mare non è comodissimo, consiglio scarpette da scoglio o, per i più impavidi, un tuffo direttamente dalla scogliera che rende l’entrata chiaramente più “immediata”.

porto liminionas - zante

Costi: un ombrellone con 2 lettini costa 12€.

Servizi: una vera e propria taverna è presente in cima alla scogliera, con cucina in attività sin dal mattino (e conseguenti profumi fin sotto l’ombrellone). Servizio al lettino previsto a costi veramente bassi (acqua da mezzo litro a 0,50 cent), ma da regolamento non è possibile portare e consumare cibo da fuori.

Keri e Marathonisi Island

marathonisi island - zante

La zona di Keri, a sud-ovest dell’isola, l’abbiamo apprezzata dal mare con una gita in barca della durata di una mattinata. Da vedere le Keri Caves, che però non sono, a mio avviso, niente di spettacolare, anche se l’acqua, come di solito avviene nei pressi della costa incontaminata, è meravigliosa.

La gita ci ha portato anche a Marathonisi Island, nella baia di Laganas, la cosiddetta isola delle tartarughe. Qui le femmine della specie Caretta Caretta depositano le loro uova. Sarà un caso che l’isola da lontano assume effettivamente la forma di una tartaruga?

Essendo piccola, lo scenario è un po’ quello di un’isola sperduta perché si percepisce di non avere alle spalle la terraferma, ma al contrario si è circondati dal mare su 3 lati. La sabbia è con ciottolini, il mare è subito profondo ed è per questo che la differenza di altezze regala tuffi di colore molto belli.

Costi: per la gita in barca abbiamo speso 25€ a testa, importo comprensivo di pullman e trasferimento da Argassi a Laganas. Il tour, con guida in inglese, prevedeva anche l’avvistamento delle tartarughe nella baia di Laganas, per poi proseguire con una sosta bagno presso le Keri Caves e una sosta più prolungata (un’ora circa) a Marathonisi.

Servizi: la spiaggia di Marathonisi non è attrezzata ed è raggiungibile solo via mare. A dispetto di quanto si possa pensare ci sono delle barchette refrigerate che, ferme sulla riva, fungono da bar.

Spiaggia del Navagio (ma anche quello che nessuno vi dirà, ovvero Porto Steniti)

navagio - zante

Sicuramente la spiaggia più famosa di Zante e, di conseguenza, anche la più affollata e guastata dal turismo di massa. E forse è anche molto sopravvalutata. Ora, noi siamo andati perché secondo me se si è Zante è doveroso farci un salto, quindi non scoraggio dalla visita. Però è giusto tarare correttamente le aspettative.

Il relitto è un pezzo di ferro arrugginito e imbrattato dai graffiti dei turisti, veramente di scarso pregio (se non quello di creare l’ombra naturale). L’imbarcazione sembra essere ciò che resta della nave Panagiotis, proveniente dalla Turchia e carica di sigarette di contrabbando.  Sorpresi dal maltempo, i contrabbandieri si sono arenati in questa baia dove, con il tempo, si è venuta a creare una vera e propria spiaggia grazie ai detriti depositati dal mare.

La folla sulla spiaggia è indescrivibile, così come il rumore delle navi che, ogni 20 minuti circa, scaricano i passeggeri. L’acqua non si può nemmeno dire bella: a riva è bianca e torbida, come se fosse perennemente schiumosa.

Il contesto paesaggistico è però molto bello, in quanto la spiaggia è incastonata tra due pareti rocciose altissime e bianchissime. La visuale è ancora più esaltata dall’alto, dalla passerella con terrazza costruita a metà strada fra i paesi di Volimes e Anafonitria. Prospettiva, questa, da non perdere, che regala davvero uno dei più bei panorami mai visti nei miei viaggi.

Servizi: La spiaggia del Navagio è sprovvista di bar o punti ristoro (se non fosse per qualche brillante visitatore che rivende bottiglie d’acqua e coca cola pensando di svoltare con il proprio business). A Porto Vromi però, dove consiglio una sosta bagno nella spiaggetta di sassi, c’è un bar per fare rifornimento e un bel tendone per godersi dell’ombra. Sotto al tendone diversi tavoli offrono una “free seating area”.

porto vromi - zante

Costi e come raggiungere la spiaggia del Navagio: in macchina siamo arrivati a Porto Vromi da cui partono le barche. Abbiamo scelto la compagnia Porto Vromi Marines, che sembra essere quella di “bandiera”, se così si può dire. In ogni caso è quella che offriva il maggior numero di tragitti.

Il costo è di €30 a persona e comprende la sosta al Navagio (minimo 1 ora, ma ci si può trattenere anche di più rientrando con una barca successiva), la visita alle Blue Caves (anche queste, poco significative), la pausa bagno a White Beach e una delle fermate che più ho apprezzato in tutta la vacanza: Porto Steniti.

Porto Steniti

porto steniti - zante

Questo è veramente un paradiso terrestre dove posso supporre sia stato inventato il colore “verde acqua”. Si tratta di un fiordo ancora più stretto di Porto Limnionas e ancora più incontaminato, visto che è raggiungibile solo tramite barca. La quantità di pesci è infinita, la quiete del luogo magica. Se avete l’occasione non perdetela.

St. Nicolas Beach

st nicholas - zante

L’ultimo giorno abbiamo optato per una spiaggia di arena attrezzata, tranquilla e comoda. Inizialmente non ho avuto un’ottima impressione della spiaggia: subito dietro infatti c’è una strada, anche se poco trafficata, e l’acqua, per quanto incredibilmente trasparente, non offre quei salti di colore che il mio occhio tanto apprezza. E poi è bassa fino allo sfinimento: insomma, per me che sono tipo un pesce, le possibilità di tuffi e di immersioni “in fondo al mar” sono limitate.

Ma ha il suo perché. Come dicevo è molto rilassante, il mare è calmo, l’acqua limpida, i pesciolini che ti pizzicano i piedi se rimani eccessivamente fermo nello stesso punto sono inclusi nel pacchetto. E poi c’è una chiesetta deliziosa, la chiesa di San Nicola appunto, e una bandiera greca piantata sugli scogli, che fa tanto Armstrong alla scoperta del suolo lunare.

Noi non siamo astronauti e il pianeta è pur sempre la Terra, ma giunti alla bandiera possiamo dire di aver conquistato una bella parte di mondo da tenere nel cuore.

Costi: ci sono 3 fasce di prezzo, dai €10 ai €20 a seconda della comodità del lettino (con o senza materassino per esempio).

Servizi: insospettabilmente in un luogo così ameno e tranquillo c’è un beach bar/ristorante molto attivo e “rumoroso” con musica e giovani che lo frequentano.