Infinito silenzio a questa voce
Vo’ comparando: e mi sovvien l’eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei.
Così tra questa
Immensità s’annega il pensier mio:
E il naufragar m’è dolce in questo mare..
Sarà un anno migliore, se lo vuoi.
Sui bilanci, le anali e le considerazioni
Finali alternativi: e così non vissero felici e contenti
Tutte le strade portano a Roma
Quando c’è l’alta stagione, me ne esco con queste dichiarazioni di amore
Luoghi e volti delle mie notti
La stagione che si aspetta, primavera prediletta
Dello scrivere e delle memorie
La ragazza con le cuffie alle orecchie e l’uomo che ha aperto il finestrino
E’ successo tutto in una notte nel silenzion di una camera di albergo al centro di Dublino
Quando non è una buona idea sognare paradisi
Pace non trovo e non ho da far guerra
Di una macchia indelebile mi sono marchiata
La delusione, il vuoto dell’anima
L’attesa, il deserto dell’anima
Quando il tempismo è una grandissima scemenza
Riflessioni che corrono silenziose lungo i binari della metropolitana
La vita che si muove lungo i binari ferroviari una domenica mattina in cui la città è assopita
Mens da una parte, corpore dall’altra
Incontri e scontri ravvicinati con il tipo “passeggero di autobus”
Nostalgia, nostalgia … romantica