The Dark Knight Rises [Christopher Nolan]

Un finale che rende meritevole la visione di tutto il film. Strepitoso, esaltante e, almeno per quanto mi riguarda, sorprendente.

A checché se ne dica, Nolan ha fatto centro anche questa volta. Non una scena fuori posto, non un dialogo fuori luogo. Niente battute facilone o sequenze scontate: tutto il film è montato e realizzato con grande sapienza ed accuratezza. Gli interpreti risultano pienamente calati nel ruolo (e qui devo contraddire chi non ha trovato, per esempio, la Hathaway nel suo massimo splendore). Nolan non avrebbe potuto avvalersi di attori migliori: un grande cast per una grande interpretazione. Sarà che molti di loro (Bale, Caine, Neeson e Freeman) sono in azione già dal primo episodio e pare dunque che vestano i panni dei loro personaggi in maniera spontanea ed innata. Ma anche i nuovi arrivati (la Hathaway, appunto, la Cotillard ed il giovanissimo Gordon-Levitt) si sentono subito a proprio agio. Convincenti e senza sbavature (grazie anche all’ottima direzione da parte del regista), contribuiscono a rendere il film un degno sequel di quello che io reputo un capolavoro: Il Cavaliere Oscuro.
Ho amato quel film, l’ho venerato. E probabilmente lo ritengo anche superiore a quest’ultimo episodio (comprendetemi: il Joker mi ha sempre incredibilmente affascinata come “cattivo”…). Ma, in ogni caso, il gradino leggermente inferiore al top costituisce un prodotto ancora pregevole e di tutto rispetto. Ed è proprio ciò che penso del film attualmente in sala.
Girano opinioni contrastanti su quest’ultimo capitolo. C’è chi lo inneggia e chi lo biasima. Io appartengo al primo gruppo.
Ho letto di critiche alla colonna sonora, considerata fin troppo “epica”. A mio avviso, la musica è quanto mai azzeccata, perfetta, oserei dire: tripudi di note alternati a momenti di silenzio ed assenza di suono; toni, appunto, “epici” sostituiti, a tratti, da sfumature più pacate. Un banchetto musicale per le orecchie.
Ho letto anche di persone che ritenevano l’inizio del film “un po’ banale per essere un Nolan”. Inutile dire che non sono d’accordo. Va bene che fino ad ora ho sottolineato solamente la grandiosità del finale, ma posso tranquillamente assicurarvi che l’incipit della pellicola non è da meno.

Insomma, sfido chiunque a trovare delle imperfezioni. L’unico difetto, probabilmente, è il fatto che Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno sia, purtroppo, l’ultimo film della saga.

P.S. Oltre alla favolosa trilogia di Batman (e ci voleva! Tutti i film che si sono succeduti al Batman di Tim Burton non sono mai riusciti a rendere giustizia al famoso personaggio della DC), Nolan è regista di altre tre pellicole, assolutamente da non perdere: Inception, The Prestige e Memento. Consigliatissime, fidatevi!