Traslochi

Eccoci.
Il trasloco è ultimato, la nuova dimora è pronta per essere abitata.
Finalmente.
Gli scatoloni sono stati vuotati, il loro contenuto sistemato e ordinato, gli spazi riempiti e ricreati secondo le mie esigenze.

Qualcuno di voi forse sapeva già di questa novità, mentre il trasferimento era ancora in corso, ma mi sembra opportuno dichiararla ufficialmente in questa sede, sperando che possiate seguirmi anche qui, nella mia  nuova casa, nel mio piccolo e intimo mondo. Ovviamente se lo vorrete.

Benvenuti nel mio universo.

Qualcosa è cambiato e non c'entra Jack Nicholson.

Ho come l’impressione che stia cambiando qualcosa da queste parti.
Persone che non ho mai minimamente seguito si aggiungono come followers del blog, cliccano il “Mi piace” e si fanno giretti tra le pagine virtuali di questo diario. Al contrario, ho perso di vista i consueti commentatori, a causa probabilmente della mia scarsa partecipazione sui loro blog. Il problema è che partecipo poco anche sul mio! Scrivo di meno, leggo di meno e commento anche più raramente i post altrui. Avrò perso gli spunti? Sono a corto di ispirazione? Mi manca il tempo? Non so quale sia effettivamente la ragione, ma ultimamente è così.
Ad ogni modo mi chiedo: come fa il blog ad attrarre visitatori sconosciuti se risulta poco in attività e scarseggia di aggiornamenti?
Mi era giunta voce che fosse un problema di spam e che questi presunti visitatori altro non fossero che utenti fittizi, ma non ho compreso appieno la questione e rimango pertanto con l’interrogativo circa la provenienza di questa folla (oddio, folla è esagerato… diciamo “discreto numero”) discreto numero di curiosi.
Sta di fatto che non mi sento affatto entusiasta di come si stia muovendo il blog in questo periodo. Mi auguro a breve di poter risollevare il suo andamento e di donare a queste pagine una nuova linfa vitale.
Forse ciò che sta cambiando da queste parti sono proprio io. Mi aspettano molte novità, traguardi ed impegni nei prossimi mesi. Ce la farò, so di farcela. Tutto sta nel vedere cosa farò qui.
Ma non abbandonerò la nave miei marinai, abbiate fede! Il capitano è (dovrebbe essere) l’ultimo a farlo. E poi ci tengo troppo: anche se fosse vuota, senza passeggeri al seguito e senza una precisa rotta da seguire, non la farei mai affondare. E’ la mia nave. Se si inabisserà, dovrò farlo anche io.