Noi, esseri mutanti.

Ho capito di essere attratta dalle novità.
La novità mi appaga, mi soddisfa, mentre la curiosità mi tormenta e la sete di esperienza mi tortura.

È chiaro che la novità è tale solo se limitata nella sua durata.
Con il tempo, muore. Tutto il suo fascino decade. La permanenza la uccide.

La novità rimane novità solo se essa stessa si rinnova, cambia di continuo, sempre e di nuovo, senza tornare alla versione precedente nè rimanere a quella attuale, ma sviluppandosi in molteplici evoluzioni che la rendono comunque diversa.

Diversa da prima, diversa dal dopo.
Diversa dal solito, dal resto, diversa da tutto.
Diversa dalla routine, dall’abitudine
Dalla monotonia e dalla ripetitività.
Dalla certezza e dalla definitezza.
Libera dall’immobilismo, dai vincoli delle tradizioni, avulsa da stabilità e punti di riferimento.
Dall’inesorabile piattezza delle cose tutte uguali.

Perché siamo esseri in movimento e la stasi non ci appartiene. Individui imprevedibili, mutevoli ed inaspettati. Cangianti e sfaccettati.
Il cambiamento è parte integrante dell’uomo, è una sua componente naturale ed imprescindibile.
Il mutamento è una costante, purché la costante non sia il mutamento.

L’unica costante nella vita è il cambiamento – Buddha

Like the difference.

Mi piace l’idea di cambiare disposizione dei mobili. Di giocare con l’arredamento di un ambiente per adattarlo allo stesso spazio ma in maniera diversa.
Mi dà serenità, positività. Vuol dire dinamicità nella stabilità, ordine nel movimento.
Mi ci riconosco appieno.
E poi mi dona freschezza, un po’ come distendersi sotto lenzuola appena cambiate, con quell’odore e quella morbidezza del bucato da poco uscito dalla lavatrice. O come indossare un maglione nuovo, fresco di acquisto che ti sembra andare d’accordo con tutto il resto del guardaroba, nonostante sia di un rosa evidenziatore che forse con il rosso non ci sta proprio bene.
Forse si tratta di trovare la novità nelle piccole cose, in modo che ogni giorno non sia mai uguale all’altro ed ogni dettaglio diventi distintivo.
Sono i particolari che contano. Sono loro a fare la differenza.
La differenza: ecco cosa mi piace. E non può essere solo una sottrazione, che razza di banalizzazione prodotta dalla matematica è questa? È più che altro un’addizione, l’aggiunta di un nuovo valore.
Un cambiamento. La differenza.