Diario di viaggio: Andalusia #Day 2

Andalusia #Day 2 – Mercoledì
Malaga.
Facciamo colazione davanti mercato Alzatacar e ci gustiamo cornetti e caffè para llevar lungo il Paseo del Parque, baciato da un sole caldissimo per essere gennaio. Proseguiamo poi verso la cattedrale dove fotografiamo più volte il jardin de los naranjas (che poi troveremo ovunque…) arriviamo all’alcazaba e ai testi del teatro romano, DSC_0112per poi tornare verso la mia amata Plaza de la Costitución. La città è soleggiata, ariosa, molto poco turistica in alcune zone, ma al tempo stesso curata fino al dettaglio (per quanto mi riguarda sono rimasta stupita dal numero di cestini ad ogni angolo della strada!).
Ronda
Partiamo poi a metà mattina per Ronda percorrendo in macchina l’autovia della Costa del Sol, costellata dalle località più in e lussuose della Spagna: Torremolinos, Fuengirola e sopratutto Marbella.
Raggiungiamo il centro percorrendo la Carretera Espinal che ci lascia davanti Plaza de Toros. La cittadina è famosa per la sua particolare posizione, a picco sulla gola del fiume Tajo. La gola è visibile, con tanto di vertigini annesse, dal Puente Nuevo, letteralmente un DSC_0164ponte sul vuoto. Scendiamo tramite una scalinata in un punto abbastanza accessibile della gola e fotografiamo questo spettacolo da brivido. Fatto un pranzo con tapas alle 15:30 è fatte le foto, però, non sappiamo come muovervi. La Ciudad (città vecchia) non ci offre niente di particolarmente affascinante cosicché che le nostre aspettative, forse fin troppo alte, vengono deluse. Quello che probabilmente ci disturba, oltre al tempo particolarmente grigio, sono le macchine che circolano anche nella Ciudad rendendola trafficata e rumorosa. Gli edifici sono poi privi di pregio e quello che viene descritto come dedalo di vicoli è in realtà un centro dove transitano veicoli pure nelle strade più strette.
Torniamo un po’ disillusi nella nostra Malaga, lasciata con nostalgia fin dal mattino. Prima di dedicarci alla ricerca di un locale per la cena, arriviamo fino a Plaza della Merced dove ammiriamo la casa natale di Pablo Picasso e dove apprezziamo una vivace vita notturna con locali all’aperto gremiti di clienti che si riscaldano sotto ai funghi. Cerchiamo anche noi un posto ove fermarci, ma ritorniamo sui nostri passi perché il giorno prima abbiamo adocchiato un locale dalle parti di Calle Granada. Qui mangiamo e ci saziamo con una bella paella mista: carne pesce e verdura. Con una passeggiata lungo il Paseo del Parque digeriamo il pasto e ci godiamo questa zona di malaga, deserta rispetto al giorno prima e con una temperatura ideale, mitigata dalla vicinanza del mare.
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Diario di viaggio: Andalusia #Day 1

Andalusia #Day 1 – Martedì
Malaga
All’arrivo a Malaga ci aspetta un aeroporto spazioso e confortevole, moderno, con ampie vetrate che consentono un’ottima vista: un piacere per gli occhi che riconquistano la sensazione della terraferma dopo ore di volo.
Noleggiamo una macchina e ci facciamo aiutare dal navigatore per raggiungere il nostro hotel più o meno al centro della città, al termine dell’Avenida de Andalusia.
DSC_0066Ci concediamo subito due passi per il centro e rimaniamo sorpresi dalla folla che assedia le strade ed impedisce il passaggio. Anche il traffico è bloccato e la polizia è in mezzo alla carretera per dirigerlo. Domandiamo quindi cosa sta per pasar e ci viene risposto che a breve sarebbe cominciata la Cavalcada. Sì okay.. La cavalcata di…? Ma come, la Cavalcada de los Reyes! Evento attesissimo da tutti, specie dai bambini che, armati di sacchetto o bustina, aspettano l’arrivo dei Magi per raccogliere dolciumi e caramelle lanciati proprio dall’alto dei carri lungo la parata. Curiosi e desiderosi di non perdere l’evento ci guadagniamo uno spazietto tra la folla lungo il Paseo del Parque e partecipiamo alla raccolta di caramelle che piovono dal cielo. Solo che non ci sono solo i Magi, anzi! Il loro arrivo è preceduto da carri e personaggi di tutti i tipi, per lo più provenienti dai cartoni animati. Nonostante la pioggia e l’assenza di ombrello, restiamo fino alla fine, affascinati dal folklore di tale manifestazione. Soddisfatti del bottino e sopratutto di esserci trovati nel mezzo di una grande festa, molto sentita dai malagüenos, torniamo in albergo per asciugarci e prepararci per la sera.
Attraversando Plaza de la Costitucion e Calle de Granada ci fermiamo al Piyayo, localeDSC_0053 tradizionale di tapas e cucina di pescado. È fra l’altro uno dei più accessibili perché la movida della città, ancora in festa per i Magi, invade ogni taperia e taverna, rendendo assai movimentate le vie interne del centro. Nel nostro locale ordiniamo polpo alla gallega, buchata de rosato e polpo fritto con pane di grano saraceno.
Le impressioni su Malaga dopo una prima serata passata in città sono più che positive: il centro è delizioso, pulito, tenuto in considerazione dai malagüenos che sembrano amare davvero la propria città. Le strade del centro di Malaga sono tutte in marmo, con grandi lastroni talvolta decorati con motivi floreali o a stella. Troveremo Malaga molto diversa dal resto delle città dell’Andalusia, con un fascino un po’ più europeo e di località di mare. L’assimilerei a Valencia o comunque a Siviglia in alcuni punti, sebbene non abbia tutta la sua maestosità. Ma in ogni caso rimane assolutamente spagnola nei ritmi di vita, nelle 22.30 che sembrano come le 20.30, nelle strade che sono frequentate fino a notte fonda (e sono poi deserte fino almeno alle 11, ma parlo di un giorno di festa come l’Epifania). A Malaga trovi catene di negozi o fast food, come del resto a Siviglia, ma non come a Cordoba e Granada, sorelle sotto questo punto di vista. Di nuovo, ciò che accomuna comunque tutte le località visitate in Andalusia è un’atmosfera calorosa, accogliente, che ti fa sentire a casa (sarà che anche di fisionomia gli spagnoli potrebbero essere scambiati in tutto e per tutto per degli italiani) e rimuove l’impressione di trovarsi in un paese straniero. Aggiungete a tutto questo folklore e spirito goliardico e avrete una città con una ricetta perfetta, da non perdere.
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