Rispolverando il cassetto delle “Bozze”…
8 mesi fa…
Eh no, questo non doveva succedere.
E’ vero con me il concetto di SMS (Short Message System) non attecchisce visto che compongo poemi anche quando mando i messaggi su Whatsapp. Ed è pure vero che scrivo dovunque mi capiti: in piedi o seduta sui mezzi pubblici, mentre cammino o mentre sono in fila, mentre aspetto qualcuno o prima di andare a dormire. Questo implica che l’uso che faccio del telefono cellulare, ed in particolare della funzione Note, è estensivo. Ma mai mi sarei aspettata che l’abitudine di scrivere con il touch screen mi avesse plasmata così tanto.
Pochi giorni fa, dopo l’ultimo esame della carriera universitaria, ho ripreso possesso del pc e mi sono dedicata a scrivere qualche riga per il blog. Cosa mi ritrovo quindi a fare? A spingere due volte di seguito la barra spaziatrice dopo la parola che consideravo l’ultima della frase, aspettandomi che comparisse un punto. Questo perché? Perchè il touch del mio telefono – non so il vostro – funziona maledettamente così.
E non è tutto. Come se non bastasse, ho impiegato la bellezza di una quindicina di secondi per realizzare dove si trovasse il pulsante contenente il simbolo “.” sulla tastiera.
Che vergogna… Sarebbe proprio il caso di dire:
‘Touch (iii)…tua!
Scrutatrice di nome e di fatto.
Appassionata di viaggi, fotografia, cibo e scrittura.
Amante del cinema, della musica e della lettura.
About me: Il mio Universo