It’s raining aubergines!

Cammino verso la stazione in questa mattinata dalla pioggia fitta e fastidiosa. Non so perché ma oggi è l’olfatto il senso più sollecitato. Sarà che sto ancora dormendo e tutti gli altri sensi sono come assopiti. Sarà che mi è appena passato il raffreddore (ma la tosse rimane!) ed il naso è tornato in possesso dei suoi pieni poteri. 


Cammino e avverto un odore forte, acre, familiare però. Non riesco ad identificarlo né saprei dire da dove provenga. È diffuso nell’aria. Forse dall’erba bagnata, dall’asfalto costellato da pozze di fango… No, è l’erba, l’erba umida ai bordi del marciapiede. Ogni volta che cammino accanto ad un tratto verde, l’odore si fa più persistente. Ah sì, ecco che cosa mi ricorda! Le melanzane. Quelle che si mettono sopra la bruschetta. Viscide, molli, puzzolenti: le detesto! Che odore terribile!

Per liberarmi le narici avvicino la mano al naso: annuso il profumo della crema, dolce e delicata, come i fiori in primavera. Dovrei metterla più spesso, ma vado sempre di corsa… E poi, mentre tento di ripararmi da quegli automobilisti sfrenati che non si curano minimamente di rallentare sulle pozze d’acqua per evitare di schizzarti, passo nei pressi del supermercato.

Qui, aroma di rose per il mio olfatto! No, non rose, volevo dire pane, pizza, focaccia, biscotti… Il retro del supermarket emana un delizioso odore di forno già dalle prime ore della mattina. Che estasi! Che euforia! Che gioia! Già, di nuovo interrotta da quella puzza immane di melanzane fradicie che ora mi sembra anche mischiarsi con il tanfo dei piedi..


Non ho mai amato le giornate di pioggia, il colore grigio del cielo e l’umidità nell’aria. Ma agli odori non avevo mai fatto caso. Ovviamente non sono stati una sorpresa piacevole.

Che dire? Che odio la pioggia e odio anche le melanzane!