È successo tutto in una notte nel silenzio di una camera di albergo al centro di Dublino

Pensa a cose belle, Very. Devi essere forte.

Pensa a cose belle.
Fosse facile.
Mi ricordo quando me lo dicevi la sera, prima di spegnere la luce accanto al mio letto.
Quando avevo paura dei ladri e delle loro incursioni notturne a casa nostra.
Te lo ricordi?
Quando aspettavo una tua carezza.
Una parola di conforto.
Un tuo sguardo pieno d’affetto.
Prima che chiudessi gli occhi.
Pensa a cose belle.
Non è facile, sai?
E quando me lo dici, la tua voce è strozzata.
Io, straziata, piegata in due sul bordo della vasca. A piedi nudi, raggrinziti sulle gelide mattonelle del bagno.
Ho la vista accecata, la mente annebbiata.
Vorrei sbattere la testa sullo spigolo del lavandino e non pensarci più.
Perché altro che cose belle, non voglio pensare proprio.
Pensa a cose belle.
Più lo faccio, peggio è.
Riaffiorano ricordi, emergono emozioni. E fanno ancora più male.
Dannata vita. Vita crudele.
Sii brutale. Non deve piangere per forza.
Sii distante. Fisicamente lo sei. Non ti fare scrupoli. Non devi soffrire per forza.
Dio mio, pensare a cose belle è straziante.
Non è come quando me lo dicevi la sera, prima di spegnere la luce accanto al mio letto.
Quando avevo paura dei ladri.

Di una macchia indelebile mi sono marchiata 

C’è qualcuno che corre
Mi viene incontro
Sembra aver fretta
Forse non cerca
Che un dolce ristoro
Dopo il duro lavoro
Di tutta una sera
Ho in mente una cosa
Un’altra persona
Mentre lo osservo
Avvicinarsi di più
Ho quasi paura
Vorrei un’armatura
Per fuggire via
Mi offre un passaggio
Sembra molto gentile
Esce fuori dall’ombra
Tutt’altro che ostile
Mi porta con sé
Non so cosa dire
Ho un po’ di timore
Eccolo ancora
Quel brutto pensiero
La persona che voglio
Non ha questo aspetto
Ma chissà dov’è
Torna e va via
Sotto il sole di maggio
Passa del tempo
Non succede nulla
Poi d’improvviso
Uno sguardo assassino
Diventa feroce
Io senza voce
Che chiamo i soccorsi
Poi tento la fuga
Voglio andar via
Le mani serrate
Mi tengono in trappola
Un urlo straziante
È la mia sola salvezza
Che qualcuno senta…
Ma tu dove sei?
Non ho la magia
Per farti apparire
E fino alla fine
Ti vado cercando
Mentre mi marchio su questo corpo
Di un’ingenuità
È che ti ho aspettato
Non sei arrivato
Ero rimasta sola
Fredda nel cuore
A corto di buone parole
Ormai ti ho tradito
E non merito più
La tua fede al mio dito