Mens da una parte, corpore dall’altra.

Giorni fa ho chiesto ad una mia amica di inviarmi via mail un documento, visto che il file presente sul mio computer conteneva qualche errore.
Lei ha prontamente risposto alla mia richiesta con un messaggio che mi garantiva che certo, me lo avrebbe spedito in pochi minuti, giusto il tempo di accendere il pc.
Ho atteso tutta la sera, ma niente, nessuna email nella posta in arrivo, nessuna traccia di documenti in allegato.
Mi son detta che vabbè, non sarà in casa. In fondo non è nemmeno qualcosa di troppo urgente.
Il giorno successivo, intorno all’ora di pranzo, mi è arrivato un suo messaggio:

Oddio Veronica, mi sembro ritardata! Ieri ho acceso il pc per mandarti l’email e poi…non so cosa ho fatto!

Ah ecco.
In realtà non mi sono affatto sorpresa, anzi ho iniziato a ragionare su quante volte svolgiamo delle azioni in maniera meccanica (e perché rientrano da tempo immemore nella nostra consolidata routine, e perché non pensiamo effettivamente a ciò che stiamo facendo, e perché non ne abbiamo tutta questa voglia), senza interpellare o consultare minimamente il cervello. E’ capitato a tutti, presumo, di compiere dei gesti sovrappensiero, quasi inconsciamente o per inerzia, ritrovandosi così a fare una cosa piuttosto che un’altra.

A me, ad esempio, come raccontavo alla mia amica in replica al suo messaggio, è successo, e non una volta sola, di entrare in bagno per lavarmi le mani e vedere invece allo specchio una me stessa che si lavava i denti!!! Confesso che il contrario non è mai avvenuto (lavarmi le mani quando l’intenzione era quella di lavarmi i denti), ma siamo tutti d’accordo che non è una cosa normale. Sembra come se, oltre al cuore, tutti gli altri muscoli del mio corpo siano diventati involontari!

E voi avete mai vissuto esperienze simili? Vi è mai capitato di sperimentare questa totale autonomia tra mente e corpo?

Un Liebster Award… “psicologico”

La scorsa settimana, mentre si era a bere qualcosa con il mio ragazzo ed altri amici, uno di loro ha tirato fuori una sorta di “gioco psicologico”, proponendo domande che implicavano la scelta tra due nette alternative, non necessariamente l’una opposta all’altra, ma di certo molto distanti tra loro.
Il bello è che tutti siamo stati talmente coinvolti, che fuori dal locale ed in macchina per tornare a casa abbiamo proseguito a porci quesiti del tipo “preferisci …… o …… ?”, omettendo il “preferisci” e focalizzando più direttamente le due scelte possibili.
Il risvolto psicologico sarebbe stato quello, pare, di indurre ad una riflessione su certi aspetti della nostra personalità in base alle risposte che avevamo dato.

Fondente o al latte? Fondente

Ballerina o tacco? Ballerina

Bianco o nero? Nero

Birra o vino? (Se devo proprio scegliere) birra

Notte o giorno? Giorno

Pianoforte o chitarra? Pianoforte

Pasta o pizza? Pizza

Sabato o domenica? Sabato

Beatles o Rolling Stones? Beatles

Mare o monti? Mare

Occhiali o lenti a contatto? Lenti a contatto

Ora, capite da soli quante ne siano venute fuori una dopo l’altra: ognuno di noi aveva in mente un quesito e lo sottoponeva a giro agli altri. Mezzanotte e mezza s’è presto fatta.
Così, quando sono rincasata, stanca morta già da metà giornata, tra sonno o veglia, non ho esitato a scegliere la prima opzione.

Immagine

Dato che ho parlato di domande e risposte allo scopo di conoscersi meglio, quale occasione migliore per inserire qui i ringraziamenti a Chiara diThe girl with the sun in her eyes, la quale mi ha nominata per ricevere il Liebster Award, già da me riscosso in precedenza quest’anno .

Le regole previste dal premio sono le seguenti:

1. Ringraziare il blog che ti ha nominato e assegnato il premio;
2. Rispondere alle undici domande richieste dal blogger che ti ha nominato/a;
3. Scrivere 11 cose che parlano di te;
4. Premiare a tua volta 11 blog con meno di 200 follower;
5. Formulare le tue 11 domande per il/la blogger che nominerai;
6. Informare i blogger del premio assegnato.

Punto 1

Eseguito.

Punto 2

Ecco le mie risposte alle domande di Chiara:

Cosa pensavi di voler fare da grande? Ancora non lo so! Forse non sono abbastanza “grande”?

Qual è la citta in cui vorresti vivere? D’istinto direi Valencia, ma anche Basilea non mi dispiacerebbe.

Cosa pensi degli animali? Che, sì, alcuni di loro sono teneri, alcuni aggressivi, altri da compagnia, altri da isolamento… Ma con me è meglio che abbiano pochi contatti.

Cosa ti fa stare bene? Svegliarmi la mattina, vedere il sole splendere in cielo, alzarmi dal letto ed abbracciare le persone che amo.

Che genere di musica ascolti? Rock, progressive rock.

Hai un gruppo o cantante preferito? Sì e no, ascolto vari artisti generalmente, ma prediligo i Queen e i Jethro Tull

C’è qualcosa che proprio non ti piace? La maggior parte delle verdure.

Qual è il regalo più bello che hai mai fatto? E quello ricevuto? Credo di aver fatto un regalo molto originale al mio ragazzo l’anno scorso, per il suo compleanno. Quello più bello mai ricevuto è stato il viaggio a Parigi.

Punto 3

Tiè, già fatto! (cfr. supra in merito al “gioco psicologico”).

Punto 4

Se abbiano più o meno di 200 followers non lo so, ma questi sono i blogger da me scelti:

Valentina

Il Gatto Syl

Marisa

Diemme

Karina

Rossana

Farnocchia

Clelia

Rossana

Gabbiano

Angela

Punto 5

Toh! Guarda caso sono proprio undici le domande nella prima parte del post 🙂

Le ripropongo qui di seguito:

Fondente o al latte?

Ballerina o tacco?

Bianco o nero?

Birra o vino?

Notte o giorno?

Pianoforte o chitarra?

Pasta o pizza?

Sabato o domenica?

Beatles o Rolling Stones?

Mare o monti?

Occhiali o lenti a contatto?

Punto 6

Non si dice “chi mi ama, mi segua?” Beh, chi vorrà essere informato, legga! 🙂

Fatevi avanti dunque e buon Liebster Award a chiunque!