Sono a galla. Respiro. Non credevo che nuotare fosse così faticoso.

L’università mi sta prendendo tanto, mi sta assorbendo più di quanto credessi.
Alcuni giorni rimango fuori casa dodici ore, se non di più : esco la mattina alle 7 e torno la sera alle 21. Altre volte gli orari sono più ragionevoli, ma poi mi ci metto pure io a complicarmi le cose incastrando impegni ed appuntamenti uno dietro l’altro. E così corri di là corri di qua, il tempo per scrivere è veramente poco.
20121105-232946.jpgSono settimane che non apro il blog con Chrome dal pc, così come è parecchio che non visualizzo la versione web, servendomi ora unicamente (e per le questioni di tempo di cui parlavo prima) dell’applicazione di WordPress per IOS. In due parole: uno spettacolo. Permette di gestire i commenti in modo facile e veloce (come se si dovesse rispondere ad un messaggio) ed inoltre consente di scrivere e leggere post con una comodità incredibile, senza dover aprire mille finestre o ingrandire/rimpicciolire/scorrere dall’alto in basso o da sinistra a destra la suddetta finestra al fine di navigare come si deve: tutto è dimensionato e fatto su misura per lo schermo dell’iPhone.
Le Note, poi, sono diventate il mio diario portatile e digitale. Raccolgono tutti i miei pensieri, fissano quelle intuizioni istantanee e fulminee che altrimenti svanirebbero in un attimo, ospitano ogni idea io voglia mettere per iscritto. E poi…tac! Copia/incolla ed ecco che tutto ciò che mi passa per la mente prende la forma di un post. Anche adesso sto scrivendo sulle Note, di cui peraltro adoro il carattere, mentre i miei muscoli si rilassano e la mia pelle si riscalda sotto le coperte. Ci manca poco e pure le mie palpebre vorranno ottenere lo stesso trattamento: riposo e calore del sonno.
In realtà, infatti, non volevo dilungarmi fin qui. Ma…l’ho fatto e per questo non biasimatemi. Volevo semplicemente avvisare che sempre più frequentemente, d’ora in poi, vedrete pubblicati diversi post scritti in passato ed archiviati come bozze, giacché il tempo di dedicarsi alla scrittura di nuovi articoli è quello che è. Ed è sempre troppo poco.

P. S. Il poco tempo, inoltre, mi porta purtroppo a trascurare la lettura approfondita dei vostri blog: ce li ho sempre sott’occhio, li leggo appena posso, ma vorrete scusarmi se sto scomparendo dai commenti e dalle rispettive risposte (ecco, una cosa che questa App di WordPress non fa è proprio segnalare le nuove risposte ai commenti da me lasciati qua e là).
Dovrei prima o poi concedermi un pomeriggio di “Blogtime“: seduta alla scrivania, schermo del computer davanti a me insieme ad una tazza di qualche fumante bevanda e con una leggera musica di sottofondo…
Ci vorrebbe davvero, lo sapete? Ci vorrebbe proprio.

20 risposte a “Sono a galla. Respiro. Non credevo che nuotare fosse così faticoso.”

  1. Mi piace!!! 😀
    un post bellissimo e dal sapore universitario 🙂 ecco, quando entrai per la prima volta in questo mondo respirai da subito l’aria di libertà e indipendenza (se pur non quella economica) poi dopo la prima settimana iniziai a capire che tutto era più difficile e che le giornate erano tremendamente corte!! troppe cose da fare e poco tempo per farle… beh dopo un po’ ci si abitua a questo ritmo… il problema è appunto ritagliarsi degli spazi tutti per se… tranquilla, prima o poi arrivano anche quelli 😀
    Fa niente se non sarai tanto presente… sta pur certa che nella mia mente tu lo sarai sempre 😀 e poi a me poco importa se scrivi tutti i giorni o una volta al mese… l’importante è che lo fai 🙂 visto che sei bravissima e simpaticissima sarebbe un peccato perderti del tutto…

    un abbraccio

    Lely

    PS: bella la foto… mi ricorda tanto la mia scrivania.. fatta eccezione per gli occhiali 😀

    1. Sto già iniziando a farmi le ossa a questi orari così…particolari. Stanno diventando la routine. Però è una routine piuttosto dura, che ti lascia davvero poco tempo libero. Quando ho un’ora di buco tra una lezione e l’altra vado in biblioteca a studiare o ripassare; quando sto sui mezzi per andare o tornare, mi riguardo ciò che è stato fatto a lezione (pienezza del mezzo permettendo) e quando rientro a casa, o sono stanca morta per portare avanti qualsiasi tipo di attività, compreso leggere i vostri blog o leggere romanzi per mio conto che sto barbaramente trascurando, oppure, se ho in minimo di forze, mi faccio i compiti “scritti” che, essendo a lingue, sono frequenti.
      Gli spazi per me? Come mi hai fatto notare tu, Lely, sono quelli durante la notte! Ahahaha mi riduco a fare le ore piccole anche io! 😛
      Non c’è altra soluzione d’altronde.
      Ma non sparirò, ve lo assicuro. Sarò meno presente ma mai assente. Non potrei, danneggerei me stessa se mi negassi il blog 🙂

  2. Non sai come ti capisco. Io oltre l’università mi sono complicata il tutto con la palestra, quindi arrivo a fine giornata esaurita. Oggi sono tornata prima e mi rifiuto di andare in palestra perchè sono distrutta dentro e fuori, e sono pure isterica.
    Aspetta il weekend e riposati 😉

    1. Io pure non scherzo: università, pallavolo, ripetizioni, collaborazione con un giornale e lavoretti nel weekend (ma per fortuna si tratta di impegni saltuari).
      Questo weekend quindi ho sia ripetizioni che il lavoretto di cui ti dicevo su e per di più sabato mi faccio anche il mio primo esonero universitario di linguistica.
      Una pacchia insomma 🙂

          1. Hai ragione, non posso tralasciarla del tutto. Mi permette di distogliere i pensieri dall’università, dai doveri, dagli impegni e concentrarmi solo sulla palla, sulla quale scarico tutto 🙂

  3. Anch’io sono latitante.. lo studio mi prende troppo.. ma è SEMPRE un piacere leggerti.. inoltre per il BlogTime ti consiglio cioccolata calda con panna montata! 😉

          1. 7/8/9 😀 Se ci vogliamo scambiare i recapiti lo possiamo fare.. magari in privato! 😀

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