Manuale del guerriero della luce

Non ho acquistato il libro di mia iniziativa, ma mi è stato regalato in occasione del mio compleanno. Ed indovinate da chi? Dall’ex collega blogger Marta che lo reputava un libro speciale. Non aveva tutti i torti in effetti.
L’ho trovata una lettura molto particolare – se aspettate di addentrarvi nel racconto di vicende con un inizio, uno sviluppo ed una fine, rimarrete delusi -, definibile quasi un compendio di insegnamenti, i quali non vengono però impartiti dal guerriero della luce, bensì sono da lui stesso appresi. Questo rende il guerriero più vicino agli esseri umani, creature imperfette che non smettono mai di imparare e cadono continuamente negli stessi errori.
Tale è, a mio parere, l’intento del libro: mettere in evidenza il guerriero della luce che è in noi, che alberga nel cuore di ogni uomo. Un po’ come il fanciullino di Pascoli, al quale l’autore si riallaccia nello scrivere:

“Un guerriero della luce presta attenzione agli occhi di un bambino. Perchè quegli occhi sanno vedere il mondo senza amarezza. Quando desidera sapere se chi sta al suo fianco è degno di fiducia, cerca di vedere la maniera in cui lo guarda un bambino”

Va bene che in Pascoli il fanciullino aveva più che altro la funzione di giungere all’essenza delle cose, cogliendo il loro autentico significato, però ho trovato delle affinità tra le due asserzioni.
Comunque, ciò che mi fa trovare qualcosa di speciale nel libro sta nel fatto che ogni pagina può essere interpretata in maniera diversa a seconda della persona che la sfoglia e, soprattutto, a seconda del momento in cui, con le dita, viene sfiorata. Personalmente mi sono ritrovata molto in diverse passi, riconoscendo il profilo di alcune situazioni vissute direttamente sulla mia pelle tra le parole dell’autore.
Non c’è, sempre a mio parere, un messaggio univoco che vuole essere trasmesso, in quanto ogni episodio, ogni esperienza del guerriero irradia una molteplicità di riflessioni e “comandamenti”, adattabili, appunto, alle diverse situazioni della vita.
Si parla spesso di Buon Combattimento come metafora delle battaglie che ogni giorno devono essere affrontate. Si parla di un Guerriero, come a sottolineare l’energia, la determinazione con la quale vivere la quotidianità. E poi si parla di luce, probabilmente come simbolo delle passioni che vanno inseguite, dei convincimenti che vanno sostenuti, così come delle speranze e degli ideali da portare avanti. Infine – questa volta al singolare – è sicuramente rintracciabile una forte presenza della fede, perchè è proprio tale fede, letteralmente, ad illuminare il cammino di ogni guerriero.

22 risposte a “Manuale del guerriero della luce”

  1. Qualche anno fa ho dedicato un paio di mesi a Cohelo e qualche ora a questo libro.
    Sai che non me ne è rimasto nulla!?
    A me Cohelo non piace. Lo trovo scontato.
    Personalmente non ne sono stata “illuminata”.
    😉

    1. Mah, io ho letto solamente due suoi libri, entrambi, peraltro, che ho ricevuto come regali. Il primo, Veronika decide di morire non mi è piaciuto molto, mentre questo mi ha fatto tutt’altra impressione.
      Forse quelle che paiono ovvietà non sono poi così lampanti. O almeno per me non lo sono. E’ bene leggerle nero su bianco per rifletterci su e per farle entrare dentro di noi.

  2. Di Coelho ho letto solo il tanto decantato “Undici minuti” e non mi ha detto nulla. Concordo con Cle.
    Visto che la citi, mi chiedo che fine abbia fatto Marta. Ho visto che il suo blog non è più rintracciabile. Mi pare strano, voglio dire, magari uno decide di non scrivere più nulla ma lascia visibile ciò che già c’è …

    1. Non sono un’ammiratrice di Coelho, dato che Veronika decide di morire non è piaciuto nemmeno a me. Però questo libricino l’ho trovato sufficientemente profondo e non affatto scontato.

      In quanto a Marta, ho provato a domandarle come mai avesse deciso di chiudere con WP, ma la sua risposta è stata molto vaga e giustificata semplicemente dalla “non voglia”. Mi ha comunque garantito di aver salvato tutte le sue poesie. Suppongo che forse non vedesse più ragione per mantenere aperto uno spazio che non curava, ma bisognerebbe chiederlo a lei. Evidentemente anche l’università deve averla presa molto, rubandole tempo e facendole sorgere altre esigenze. Non so dire…

  3. Leggo link su Facebook doveve vengono citate sue frasi prese dai libri ma non so nulla di Coelho. Quello che leggo mi piace ma dire che ti piace un autore o un libro da una frase non credo affatto che conti, anzi. “Veronika decide di morire” mi è stato quasi imposto in prima superiore; la proff. d’italiano vedendomi interessata alla lettura in generale si era decisa a farmelo leggere “leggi le prime cento pagine poi decidi se andare avanti o no” mi disse, ma proprio perché non avevo deciso di farlo autonomamente la vidi come un’eresia e glielo restituii anche piuttosto sgarbatamente la volta seguente. Quindi non so che dirti. Vista così da lontano però sa di fanatico. Anche se devo ammettere che il gruppo di Chiara Almirante costruito con il Cardinal Martini si chiama proprio “Cavalieri della Luce” e non ha proprio nulla di fanatico. Mah. 🙁 Come dici tu se dipende dal sentire soggettivo è sicuramente il mio sentire un po’ instabile a farmelo percepire così. Coelho andò qualche anno fa a “Che Tempo che fa” e mi fece una buonissima impressione; mi aspettavo più la tua reazione ai suoi libri che la nostra, lo devo ammettere 😯

    1. Ahahahah tranquilla! I commenti stile papiro mi sono mooooooolto familiari! 😉 Considera che spesso devo darmi uno stop altrimenti scriverei un post anzichè un commento!
      Ad ogni modo sono dell’idea che prima di giudicare un autore occorre conoscere gran parte della sua opera, occorre parlare, insomma, cognizione di causa. Le citazioni, come giustamente fai notare, dicono poco, soprattutto se non si conosce il contesto in cui sono calate. Belle e profonde, sicuramente, però non bastano per dare un’opinione su colui che le partorisce.

      1. Verissimo ^^ anche perché da sola a citazione, dice poco e niente di quello che leggi. 😀
        Scusa non so cosa sia successo ma il mio commento è andato in ripetizione come in un disco rotto 😯

  4. Uhm, Coelho non m’ispira, ho letto veramente poco (pezzi sparsi) e mi dice poco. Però c’è da conoscerlo meglio e poi se piace a te e Marta deve avere un suo valore per forza!

    1. Ho letto anche io poco, se consideri che questo è la mia seconda esperienza con lui. E se il primo romanzo, Veronika decide di morire, non mi ha detto un granchè, questo Manuale si è rivelato particolarmente profondo ed interessante. Magari in futuro (dopo aver concluso quella montagna di libri che sta per crollare su di me dagli scaffali) proseguirò nella sua conoscenza accostandomi ad altri suoi romanzi 🙂

  5. Adoro questo libro! 🙂 Lo tengo sul comodino come fosse una “bibbia” e, non di rado, mi capita di aprirne una pagina a caso e mi capita di sorprendermi nel trovare sempre qualcosa che parla di me e molti consigli utili per far fronte alle più disparate situazioni della vita.
    In generale, credo che Coelho abbia fatto centro con questo manuale, è davvero una piacevole ed affascinante lettura!
    Se posso permettermi di consigliarti un’altra lettura altrettanto piacevole sempre in compagnia di Coelho, ti indico “Undici Minuti”. 🙂
    Un caro abbraccio!!! 🙂

    1. Allora l’impressione che questo Manuale fosse una sorta di “compendio”, di “bibbia” appunto, non è stata solo mia!
      Può essere sorprendente, è vero, aprire il libro ad una pagina a caso e leggere ciò di cui si ha più bisogno in quel momento.
      I consigli letterali sono assai ben accetti. Grazie! 🙂
      Un abbraccio a te e buona giornata.

      Scrutatrice

  6. Di Coelho non ho letto nulla quindi non posso esprimermi.. però mi incuriosiscono molto l’Aleph e l’Alchimista… chissà se avrò mai tempo di leggerli.. e anche questo si è aggiunto alla mia lista dei desideri! 😀

    1. L’Alchimista attirava anche me…Per ora, però, vedo di concludere i libri che mi aspettano sullo scaffale prima di acquistarne altri (anche se non so se riuscirò a resistere alle tentazioni quando sarò in una libreria…)

      1. Avrò 3/4 (se non di più) libri in attesa di essere letti.. e in una settimana ne ho comprati altri 2. Uno l’ho già finito. Sono pazza 😀

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